Regia di Rick Jacobson vedi scheda film
Tre sventole supersexy arrivano in un posto sperduto del deserto con un brutto ceffo chiuso nel portabagagli della loro auto. Attraverso una serie di flashback e salti temporali verrà spiegato chi sono e che diavolo stanno cercando in quel luogo dimenticato da Dio. Le tettone di Russ Meyer e le spietate assassine di "Kill Bill" sono gli ovvi punti di riferimento di un imbarazzante action movie che, nel solco di Tarantino e Rodriguez, tenta di operare un recupero di caratteri, atmosfere e suggestioni tipiche del cinema di genere anni '60-'70, fallendo miseramente nel suo intento. Peccato, perché da un regista come Rick Jacobson, che, con la direzione dei serials peplum "Hercules", "Xena" e "Spartacus", ha dimostrato di maneggiare con abilità il cinema di "serie Z", ci si sarebbe aspettato un filmetto grezzo ed ironico quanto basta per risultare divertente e intrigante, invece dell'ennesima patinatissima operina, dai colori ipersaturi e stracolma di effetti speciali, ad uso e consumo della "generazione MTV". In effetti, a giudicare dalle abbondanti tette (ad occhio siliconate) che traboccano da ogni inquadratura (ma che, ipocritamente, restano sempre ben coperte e strizzate da camicette e toppini), siamo più che altro dalle parti di "Baywatch", altra pietra miliare (si fa per dire) diretta da Jacobson. Realmente di serie Z, invece, è il cast di "Bitch Slap": le tre protagoniste sono oggettivamente bone (un vero schianto la canadese Julia Voth) ma, da un punto di vista strettamente recitativo, francamente imbarazzanti (il fondo lo tocca probabilmente America Olivo, quando tenta di fare la faccetta da psicopatica... da scompisciarsi dal ridere). Da notare in cameo e ruoli secondari Michael Hurst, Kevin Sorbo e Lucy Lawless, protagonisti dei già citati "Hercules", "Xena" e "Spartacus". In definitiva un vero disastro di film: voto pessimo.
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