Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
E' fondamentale tenere in considerazione che il libro di Michael Morpurgo dal quale è tratto questo film è destinato ai ragazzi, come del resto tutti gli altri di questo scrittore. Si tratta quindi di una favola, una specie di "Torna A Casa Lassie" alla rovescia, di conseguenza le esagerazioni, le coincidenze, e le inverosimiglianze sono oggettivamente comprensibili. Ciò che invece chi scrive non riesce a capire è la scelta di realizzare una pellicola molto simile a certi filmoni fine cinquanta/inizi sessanta soprattutto nella fotografia, che è molto discutibile e indigesta. Tralasciando l'esagerato tramonto tutto rosso della scena finale nella quale ci sono addirittura due soli, uno sull'orizzonte dietro il cavallo e l'altro tra le nuvole dietro il padre di Albert, ci sono scene con una pessima illuminazione che rende problematico capire cosa stia succedendo, o altre nelle quali la luce cambia continuamente in base alla camera che riprende, per finire con il caso peggiore che riguarda alcune riprese all'esterno nelle quali vengono usate fonti di luce artificiale, tanto che alcune persone proiettano chiaramente due ombre ad una angolazione di circa 90° una dall'altra, cosa molto evidente, innaturale e fastidiosa. Buon per Spielberg che la pellicola abbia ricevuto sei candidature agli Oscar 2012, ma il fatto che non ne abbia vinta alcuna non desta meraviglia.
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