Regia di Cinzia Bomoll vedi scheda film
«Nessuno può mettere Baby in un angolo». Vale anche per Erica, ballerina classica ingabbiata nel rigore imposto dall’Accademia e dai genitori, ma attratta dall’energia senza regole della street dance praticata dal fratello. Rimescolan-do l’immaginario del cinema danzante degli ultimi 25 anni con la fregola del ballo manifestata dalla Tv in tempi recenti, si ottiene questa versione nostrana di Save the Last Dance: dal tutù ai pantaloni oversize, la voglia di ballare si ritrova appendendo le scarpette e vestendo le sneakers. Molto più ingenua e innocua di tante commedie adolescenziali italiane degli Anni Zero, l’opera seconda di Cinzia Bomoll schiera un corpo di ballo composto da ragazzi invariabilmente buoni, tenaci, generosi e privi di sostanziali difetti. Figurine abbozzate con troppa delicatezza e senza un’ombra di vero dramma, affidate all’interpretazione incerta di alcuni ballerini professionisti e di un paio di star dei talent dance show contemporanei: Alice Bellagamba (finalista di Amici di Maria De Filippi, che in una sequenza straniante si ritrova a commentare un programma simile dicendo che «le concorrenti non sono vere ballerine») e Andrea Montovoli (attore e cantante noto per la partecipazione a Ballando con le stelle). Restano, per gli appassionati, le bellissime ed energetiche coreografie tra breakdance e hip hop firmate da Moreno “Momo” Mostarda: troppo poco per reggere un film.
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