Regia di Sergio Citti vedi scheda film
Geniale ed assolutamente unico, solo per questo un capolavoro. Il casting è meraviglioso, dove mai avete visto Gassman, Frassica, Carol Alt, la Melato, i gemelli Ruggeri, Sergio Rubini, Andy Luotto, Alvaro Vitali e persino il capo dei drughi, Malcom McDowell recitare tutti insieme e tutti bene? O meglio, più che "bene" in sintonia con le loro caratteristiche e mai sopra le righe. Gli sketch sono tutti interessanti; alcuni, come quello di Scopone, rasentano la pura comicità, altri come quello dell'eroe di guerra toccano vette di cinismo ed umorismo nero dai tratti grotteschi, altri sono garbate parabole della vita come quello dei ciechi o del figlio che svende il cadavere del genitore defunto. A tutto questo miscelarsi di volti e storie fa da accompagnamento una colonna sonora molto bella ed articolata sopra un background in cui la morte è protagonista assoluta ma decisamente inedita. Le idee sono tante e si prestano tutte a considerazioni ironiche o amare ma comunque nuove sull'aldilà, rivelando alcuni scenari stravolgenti. Tutto ciò che in vita rendeva tristi, nella morte diviene motivo di ilarità, è un mondo pieno di gioia, canti, balli e risate da condividere non con i propri cari ma bensì con perfetti estranei conosciuti nell'altrove. L'espediente che si rivelerà più determinante verte sull'estrema beffa che la morte gioca all'uomo; i morti sono tutti destinati a stare accanto ai loro corpi fintanto ci sia qualcuno che nell'universo mondo ne ricorda la vita... e così, per colmo del destino, si capovolge ogni concezione dei vivi. Le attenzioni dei cari, i lumini accesi, i ricordi, rappresentano catene che impediscono al defunto di "morire un'altra volta" ed ottenere la "vera morte" e l'aspirazione alla fama, le statue e le citazioni divengono gabbie pressocché eterne che condannano il defunto a restare ancorato al suo corpo fino alla fine dell'umanità. Secoli di letteratura, buttati al macero. Lo sforzo di artisti e scrittori di consegnarsi all'eternità attraverso la propria opera, diviene per paradosso non il modo di glorificare la propria vita ma di dannare la propria morte. Destino ancor più beffardo e dai tratti tragicomici se colpisce personaggi che non hanno mai ambito a questo ruolo ma hanno solo avuto la sfortuna di proferir delle "grullate" che sono entrate nel vocabolario comune, come il buon Tommaso Grillo che ebbe la cattiva sorte di coniare l'espressione "chi dorme non piglia pesci" ed altre simili. C'è tutto in questa pellicola: antimorale, morale, grottesco, farsa, comicità, miseria umana ed eroismi e tutto è armonizzato meravigliosamente. Voto: 9,5/10.
Ottima.
Geniale.
Era già una certezza e non deluderà le aspettative.
Grandioso anche lui, recita nei panni di un attore e la mimica è straordinaria.
Si rivela qui l'attore più interessante di tutto il cast, se non altro perché muove ancora i primi passi in un mondo che comunque ne confermerà il talento.
La dimostrazione che un buon casting possa permettere di tutto. Molto bella ma avrei citato altri nomi in questa breve rassegna finale, ad esempio quello di Luotto.
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