Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Alla fine degli anni '80, proseguendo idealmente le (grandi) orme di Piedone, Bud Spencer girò con Steno la serie televisiva di Big man; pochi anni dopo, e scomparso nel frattempo il regista, ecco che è Enzo G. Castellari a prendere in pugno un progetto affine, per mettere in scena le avventure del detective taglia 'extralarge' Jack Costello. E' una produzione Rai, ma i mezzi sono comunque modesti; nel cast a fare da spalla a Spencer (che garantisce i cazzotti, ma ha bisogno di qualcuno che sostituisca Terence Hill nelle gag comiche e nelle scene sentimentali) c'è Philip Michael Thomas, già al fianco di Don Johnson nella popolare serie tv Miami vice. Scritto da Alessandro Moretti e dai figli del protagonista (Giuseppe Pedersoli) e del suo amico E. B. Clucher/Enzo Barboni (Marco Tullio Barboni), Cannonball è un prodottino tanto leggero da sfiorare l'inconsistenza più totale, nel quale problematiche anche serie come il traffico e lo spaccio di droga finiscono per essere stereotipizzate e quindi minimizzate se non ridicolizzate, trattate con una sufficienza 'televisiva' a un passo dall'irritante. Niente che non ci si potesse d'altronde aspettare, così come è nella prassi la caratterizzazione del personaggio di Bud Spencer, grosso, astuto, amante della buona tavola, manesco e via dicendo. Musiche di Enrico Riccardi - all'esordio - penosamente dance (primi) anni '90. 1,5/10.
La morte di un famoso giocatore di football mette il detective 'extralarge' Costello sulla pista del doping e quindi del narcotraffico; ma Cannonball, amico e collega dell'atleta, sembra conoscere un'altra verità.
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