Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Costretta dalle circostanze degli eventi a trasferire il proprio lavoro in televisione (nonostante abbia iniziato proprio in RAI negli anni sessanta: un’altra RAI, indubbiamente), la compagna Liliana salta la staccionata e racconta la storia del principale uomo politico dell’immediato dopoguerra italiano, nonché il più importante esponente della Democrazia Cristiana degli anni quaranta. Agiografico finché si vuole in puro stile Raiuno, lontano dallo stile della regista, appiattito su un livello più edulcorato, ha comunque motivi di interesse per la ragione didattica che sta alla base di un’operazione del genere, che ha l’obiettivo di togliere la polvere sulla memoria di un uomo dimenticato dalle giovani generazioni (il programma di storia del liceo non riesce umanamente ad arrivare a De Gasperi in modo dignitoso).
Produce Claudia Mori, tra le poche produttrici televisive con un’idea di produzione televisiva per il servizio pubblico. Cast delle grandi occasioni: Fabrizio Gifuni eccellente e mimetico; Sonia Bergamasco, sua moglie devota; Andrea Tidona fa Togliatti, Toni Bertorelli è Don Sturzo, Massimo Poggio un fiero Matteotti, Luigi Petrucci nei panni di Nenni e Franco Trevisi come sinistro Scelba.
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