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Michel Petrucciani - Body & Soul

Regia di Michael Radford vedi scheda film

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La recensione su Michel Petrucciani - Body & Soul

di barabbovich
8 stelle

L'osteogenosi imperfetta è una malattia che intacca le ossa, compromettendo la crescita e causando fratture a ripetizione. Ne soffriva Michel Petrucciani, pianista nato in Francia e morto nel 1999 ad appena 36 anni. Michael Radford, il regista de Il postino, su commissione ha radunato testimonianze di amici, parenti e musicisti, di 3 delle 4 mogli che ebbe questo gigante del jazz alto appena un metro, del figlio, mescidandole con brani di repertorio e interviste d'epoca. Ne emerge prepotentemente una furia di vivere che se da una parte lo portò a studiare un numero spropositato di ore e ad essere il primo europeo ad esibirsi al Blue Note di New York, dall'altra lo indusse agli eccessi della droga e ai continui cambi di traiettoria nei rapporti con le donne. Radford e i tanti testimoni che ricostruiscono il fenomeno Petrucciani ne tracciano un'immagine giocosa, vitalissima, simpatica, pronta alla battuta, in un film che non soffre un solo momento di stanca. Rimane il dubbio che la statura musicale del musicista, esattamente opposta a quella fisica, sia un po' il frutto di un talento da Circo Barnum: è vero che Petrucciani era dotato di una velocità impressionante, ma la sua tecnica percussiva era tutto fuorché raffinata e i brani che ci ha lasciato non sono tra i capitoli seminali della storia del jazz.   

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