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Dragon

Regia di Peter Ho-sun Chan vedi scheda film

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La recensione su Dragon

di braddock
8 stelle

Conosciuto anche coi titoli di Swordsmen e di Dragon, è un intressante produzione sempre sulla scia dell'estetizzato wuxia moderno inagurato dai titoli di Ang Lee e Zhang Yimou. Malgrado siano ormai passati oltre 10 anni dai capostipiti, il genere penso non abbia affatto perso di interesse grazie a quell'unione vincente tra azione e sentimento nelle storie trattate sempre potenziata dalle scenografie paesaggistiche. Molto interessante inoltre il cast che, oltre ai protagonisti Donnie Yen, Takeshi Kaneshiro e la Wei Tang di LUSSURIA- SEDUZIONE E TRADIMENTO, vede anche vecchie glorie dei film di arti marziali degli anni '60 e '70 come Kara Hui e Wang Yu assente dalle scene dal THE EXECUTIONER del 1993. La storia si svolge in un piccolo villaggio di contadini cinese degli inizi del secolo scorso, dove Liu (Donnie Yen) vive da 10 anni con la moglie e i due figli lavorando la carta. La tranquillità quotidiana viene interrotta dall'arrivo di una coppia ladri che si accaniscono duramente su una delle attività commerciali, Liu si vede costretto a intervenire uccidendo i due malviventi. Ad indagare sull'omicidio arrivano così le forze dell'ordine, tra  i quali vi è l'ispettore Xu (Takeshi Kaneshiro). Sebbene Liu venga subito assolto ed acclamato come eroe dagli abitanti del villaggio, l'ispettore comincia a studuare i corpi dei due cadaveri e dalle sue indagini capisce che ad eliminarli è stato un grande esperto di arti marziali. Xu comincia quindi ad indagare sul passato di Liu, convinto a seguito di passate esperienze personali che la redenzione sia impossibile. Una volta scoperto che Liu faceva parte dell'ordine dei 72 demoni, Xu comincia a rivelare i suoi sospetti a un questore corrotto. Questo porterà gli ex compagni di Liu a rovinare l'armonia del villaggio... Molto curato nella messa in scena si mostra fin dalle immagini iniziali un titolo di spessore grazie alle scenografie paesaggistiche, agli attori tutti bene in parte e ad uno stile registico particolarmente posato e armonico privo di forti rumori o accellerazioni improvvise. Da questo punto di vita sembra che Peter Chan sfrutti un'impronta più personale rispetto al precedente THE WARLORDS, che si rivela indovinata e funzionale per la storia e le caratterizzazioni dei personaggi. Il punto più debole è invece quello delle sequenze d'azione, appositamente ridotte all'osso, ma che comunque avrebbero potuto essere migliori. Sono in disaccordo sopratuttto con la trovata che il protagonista si tagli il braccio sinistro per non tornare inidetro coi suoi ex compagni, perchè questo rovina fortmemente il combattimento finale tra Donnie Jen e Wang Yu. Nel complesso resta una pellicola raffinata e godibile che tendo a consigliare, a patto però di non aspettarsi un film simile ad altri recenti lavori interpretati dall'attore tipo IP MAN o FLASH POINT.             

Su Donnie Yen

Ottima, dimostra di essere convincente anche con poche sequenze marziali

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