Regia di Joachim Trier vedi scheda film
Anders, 34enne, esce da una comunità di recupero, torna a Oslo e prova, disperatamente, a riallacciare i rapporti con gli affetti perduti. Il regista lo pedina in un percorso di ventiquattr'ore, intenso e doloroso, sorretto dalla grandissima interpretazione di Anders Danielsen Lie. Sul volto del ragazzo si legge tutto quello che è necessario e urgente capire, di questo film. Attorno al protagonista si muove una Oslo fredda, pulita, ferrea, mentre il dramma, inevitabile, si consuma col passare delle ore. Un film scandinavo fino al midollo, ma con un cuore caldo e struggente. L'ennesimo esempio di una cinematografìa che ha pochi eguali in Europa. Un urlo di solitudine necessario. Grande film.
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