Regia di Robert Guédiguian vedi scheda film
“Le nevi del Kilimangiaro” conferma che, almeno al cinema, “un altro Mondo“ è possibile. Come in “Le Havre” anche in questo caso siamo davanti ad una sorta di fiaba immersa nel sociale dell’odierna Marsiglia. Lo stile è ovviamente diverso. La mano di Robert Guédiguian è infatti soprattutto quella dell’abile narratore. In “Le nevi del Kilimangiaro” il racconto si snoda in modo più classico e dunque comprensibile ai più, con personaggi ben disegnati ed interpretati ed una messa in scena forse sin troppo povera ma sicuramente autentica, nonostante in più di un’occasione, nella seconda parte del film, vi siano momenti chiaramente poco plausibili, che potranno far “storcere” il naso a qualcuno. Ma “Le nevi del Kilimangiaro” è un favola, un racconto morale, narrato con grande sensibilità da un saggio cantastorie. Questa è la corretta chiave di lettura. Cinematograficamente il risultato finale è così ineccepibile. Un film da ascoltare oltre che da vedere con gli occhi, di grande profondità e sensibilità, che ha la forza di penetrare nell’animo dello spettatore: Ma ha un evidente difetto: dopo averlo visto, non viene più affatto voglia di partire in viaggio, tanto meno di andare a vedere il Kilimangiaro. Voto: 8
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