Nonostante abbia perso il lavoro, Michel, uomo di mezza età, continua a vivere tranquillamente, in armonia con la moglie Marie-Claire, al suo fianco da più di trent'anni. Una notte però la loro modesta abitazione è presa di mira da due criminali, due ladri intenzionati a recuperare il denaro che la coppia custodisce in casa. Per spaventarli, i balordi picchiano i due coniugi, li legano e scappano via. Tempo dopo, Michel scopre che uno dei ladri è in realtà un suo ex collega di lavoro, che deve mantenere i due fratelli più piccoli. Mossi dalla pietà, Michel e Marie-Claire cominciano ad aiutare il giovane.
Note
Il film di Guédiguian è una descrizione della minima borghesia e dei suoi privilegi rispetto ai giovani precari o disadattati e una commedia sull’eroismo, dove i protagonisti agiscono secondo un’etica irreprensibile. Il regista si affida al solito e solido affiatato gruppo di attori e all’ambiente umano e urbano dell’Estaque di Marsiglia, mantenendo miracolosamente un registro tra dramma e commedia e danzando con leggerezza e commozione sopra i limiti dell’opera a tema.
La solita Marsiglia del porto commerciale e dei lavoratori, alle prese, nel 2010, con la crisi irrimediabile degli scambi via mare, con la velocità dei trasporti intercontinentali e con il sindacato glorioso, la CGT, forse non più all’altezza dei tempi.
Una storia di coraggio quella che questo armeno di Marsiglia mette in scena fra il porto e le case del suo quartiere, l’Estaque, usando la pellicola piuttosto che il digitale per restituire all’ambiente il suo luminoso colore mediterraneo
Leggendo cosi' òa Trama sembra anche anche poter essere un Film a tratti godibile invece poi svanisce abbastanza velocemente rientrando in un giro familiare alquanto poco interessante per lo Spettatore.voto.1.
Che avremmo pensato di noi vent'anni fa se ci fossimo visti come siamo oggi? Ingiuste cattiverie o impietose verità? Se lo scopri dimmelo che ci faccio un altro film.
Adoro Guédiguian. Lo adoro fin da prima che riuscissi a pronunciare correttamente il suo nome.
Il ricordo è quello di un film visto a una rassegna un po'sfigata ( che infatti dopo qualche anno ha chiuso i battenti assieme al cinema in cui era programmata), una storia d'amore sui generis, Marius et Jeannette, sullo sfondo per me inedito dei vicoli e del porto di Marsiglia .
E poi ho… leggi tutto
Anche Michel (Jean-Pierre Darroussin), anziano sindacalista marsigliese della CGT, avrebbe perso il lavoro come gli altri 19 lavoratori, che, ugualmente sfortunati, erano stati estratti a sorte.
Per non far torto a nessuno, il sindacato aveva deciso, infatti, di affidare alla dea bendata il destino di 20 “esuberi”, i lavoratori in eccesso, di cui il cantiere… leggi tutto
Mi fossi informato meglio e avessi saputo che era ispirato a Victor Hugo (per giunta ad un racconto intitolato “La povera gente”), al cinema non ci sarei mai andato. Ho dovuto aspettare i titoli di coda e lì capire il tranello in cui sono caduto, accidenti, proprio il primo giorno dell’anno, il primo film del 2012… La buonaggine natalizia non ha confini, travalica oltre gli alberi e… leggi tutto
Anche Michel (Jean-Pierre Darroussin), anziano sindacalista marsigliese della CGT, avrebbe perso il lavoro come gli altri 19 lavoratori, che, ugualmente sfortunati, erano stati estratti a sorte.
Per non far torto a nessuno, il sindacato aveva deciso, infatti, di affidare alla dea bendata il destino di 20 “esuberi”, i lavoratori in eccesso, di cui il cantiere…
Ispirato ad un romanzo di Victor Hugo ma ambientato nella Marsiglia moderna. E' una storia su problematiche sociali tuttora esistenti (disoccupazione, famiglie difficili, delinquenza), adattata agli abiti di un sindacalista che in un momento di crisi dell'azienda perde il posto di lavoro, subisce una rapina e ... Basta anticipazioni. Vi dico solo che si pone l'accento sui problemi sociali e sul…
In un cantiere vengono estratti a sorte i nomi di 20 operai da mandare in cassa integrazione, per consentire agli altri di conservare il posto: fra loro c’è Michel, un sindacalista che ha voluto condividere la sorte dei compagni; i quali, riconoscenti, organizzano una colletta per regalare a lui e alla moglie un viaggio in Tanzania. Pochi giorni dopo, però, due ladri…
In "Full Monty" sono costretti a spogliarsi. In "Tootsie" a cambiare sesso. In "Risorse umane" i figli che hanno studiato si ritrovano a dover licenziare i padri che si sono svenati per farli studiare. In "Tutta la…
New York, 5 settembre 1882. Molti storici fanno riferimento a questa data come la prima vera manifestazione popolare che rivendicasse i diritti dei lavoratori. Solo in seguito, la data scelta per l'annuale ricorrenza…
Traendo spunto dal poema “La povera gente” di Victor Hugo, Robert Guediguian torna nuovamente a narrare una storia nella “sua” Marsiglia, seguendo quelli che sono da sempre i capisaldi del suo cinema (almeno quello migliore) e della sua filosofia di vita.
Michel (Jean-Pierre Darroussin) vive felicemente con sua moglie Claire (Ariane Ascaride), nonostante abbia appena…
LES NEIGES DU KILIMANDJARO
Si sceglie di non scegliere. L’inizio di Les neiges du Kilimandjaro è l’alfa e l’omega. Abbiamo una fabbrica in crisi e siamo subito ed inequivocabilmente nei nostri tipici giorni. Si tirano a sorte 20 dipendenti e, sulle prime, non è del tutto esplicito se saranno quelli da tenere o quelli da mandare a casa. Come che sia, la si…
Guédiguian è un nome abbastanza importante all’interno del cinema francese già dalla fine degli anni ’90, e ha consegnato una serie di film ben giudicati. Anche non conoscendolo, però, “Les neiges du Kilimandjaro” appare un film monco, privo di crescita, che pone un facile dilemma sociale (facile ma non risanabile), come a ribadire, insistentemente, un qualcosa di già sentito e ben…
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Commenti (8) vedi tutti
La solita Marsiglia del porto commerciale e dei lavoratori, alle prese, nel 2010, con la crisi irrimediabile degli scambi via mare, con la velocità dei trasporti intercontinentali e con il sindacato glorioso, la CGT, forse non più all’altezza dei tempi.
leggi la recensione completa di laulillaUn'opera che vale la pena di vedere.
leggi la recensione completa di ezioUna storia di coraggio quella che questo armeno di Marsiglia mette in scena fra il porto e le case del suo quartiere, l’Estaque, usando la pellicola piuttosto che il digitale per restituire all’ambiente il suo luminoso colore mediterraneo
leggi la recensione completa di yumeLeggendo cosi' òa Trama sembra anche anche poter essere un Film a tratti godibile invece poi svanisce abbastanza velocemente rientrando in un giro familiare alquanto poco interessante per lo Spettatore.voto.1.
commento di chribio1Voto al Film : 8
commento di ripley77Film molto bello, racconta il sociale senza essere pesante. Sembra che tutti abbiano ragione, ma nessuno la ha. Lo consiglio vivamente.
commento di sillabaChe avremmo pensato di noi vent'anni fa se ci fossimo visti come siamo oggi? Ingiuste cattiverie o impietose verità? Se lo scopri dimmelo che ci faccio un altro film.
commento di michelin attesa di opinione (non è che non l'ho visto, devo scriverne…)
commento di ziacassie