Elena e Vladimir, due anziani al loro secondo matrimonio, hanno rapporti contrastanti con i loro figli di primo letto. La moglie è ossessionata dalle richieste di denaro del figlio, incapace di provvedere ai bisogni suoi e della famiglia che si è creato. Il marito invece non vede la figlia da molto tempo a causa di vecchi dissapori. Un infarto che colpisce Vladimir farà sì che l’uomo si riavvicini alla ragazza e che decida di nominarla sua erede. Elena, di solito docile e remissiva, sperava in quell’eredità per sistemare il figlio e dovrà trovare una nuova soluzione.
Nel cinema di Zvyagintsev le cose avvengono sempre quando meno te lo aspetti. In "Elena", l'amore tra la donna e Vladimir è gestito dal regista russo come un elemento sussidiario rispetto al rapporto filiale con i rispettivi figli. La donna si prende la scena e il film gliela lascia assecondandone i piani di riscatto. I silenzi fanno il resto.
Ex infermiera e madre vedova di un figlio disoccupato con prole a carico, Elena è un'anziana e piacente signora risposata con Vladimir, alto e facoltoso ufficiale dell'esercito russo in pensione che accudisce tanto in qualità di badante quanto come amante e compagna di vita. Riluttante ad aiutare la famiglia del figlio della moglie ed in rapporto conflittuale con l'unica figlia… leggi tutto
Autore russo uscito negli anni zero, con l'esordio meraviglioso de "Il Ritorno", Leone d'Oro a Venezia nel 2003, Zvyagintsev non è uno prolifico, con soli quattro film in saccoccia. Quattro film, ma tutti pluripremiati e considerati fra le migliori opere del cinema russo contemporaneo. "Elena", 2011, precede il suo ultimo lavoro, l'ottimo "Leviathan", 2014, e si conquistò la… leggi tutto
Autore russo uscito negli anni zero, con l'esordio meraviglioso de "Il Ritorno", Leone d'Oro a Venezia nel 2003, Zvyagintsev non è uno prolifico, con soli quattro film in saccoccia. Quattro film, ma tutti pluripremiati e considerati fra le migliori opere del cinema russo contemporaneo. "Elena", 2011, precede il suo ultimo lavoro, l'ottimo "Leviathan", 2014, e si conquistò la…
SPOILER PESANTI. Chi ha scorso la mia lista dei magnifici film avrà di certo percepito il mio gradimento per questo regista russo dal nome impronunciabile. E’ il regista che, per quanto ho potuto vedere sino ad oggi, riesce meglio ad equilibrare immagini sempre di alto livello (non dimentichiamoci che il cinema E’ immagine) e contenuti, anche se da molti è accusato di…
Non è stato facile scegliere.....per altro continuo ovviamente a visionarne altri e non escludo di aggiornarla (es. Lav Diaz comparirà presto...temo). E' la mia lista, il mio vissuto, le mie emozioni…
Ex infermiera e madre vedova di un figlio disoccupato con prole a carico, Elena è un'anziana e piacente signora risposata con Vladimir, alto e facoltoso ufficiale dell'esercito russo in pensione che accudisce tanto in qualità di badante quanto come amante e compagna di vita. Riluttante ad aiutare la famiglia del figlio della moglie ed in rapporto conflittuale con l'unica figlia…
Avevo appreso mesi e mesi fa con interesse del "ritorno" dell'autore di quel folgorante esordio-Leone d'oro veneziano del 2003 ("Il ritorno", appunto), in seguito alla presentazione del suo secondo film al "Certain regard" di Cannes nel maggio 2011. Poi più nulla del suo film, tutt'ora inedito in Italia, e che recupero solo ora, in Francia naturalmente, in occasione di una rassegna…
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Commenti (1) vedi tutti
Nel cinema di Zvyagintsev le cose avvengono sempre quando meno te lo aspetti. In "Elena", l'amore tra la donna e Vladimir è gestito dal regista russo come un elemento sussidiario rispetto al rapporto filiale con i rispettivi figli. La donna si prende la scena e il film gliela lascia assecondandone i piani di riscatto. I silenzi fanno il resto.
commento di Peppe Comune