Regia di Michel Hazanavicius vedi scheda film
Avevo qualche riserva ad avvicinarmi a quest' opera perchè trattandosi di un film muto, genere che conosco poco - solo qualche film di Buster Keaton e Charlie Chaplin - temevo la noia; ne ho molto sentito parlare, non solo perchè vincitore di vari Oscar, ma anche perchè da una parte della critica è stato stroncato.
Ora, devo ammettere che non mi sono annoiata, anche se nella seconda parte il film mi ha convinto di più.
Senz'altro è un accattivante omaggio al cinema muto, con un bianco e nero molto bello e per nulla vecchio, che sa coinvolgere lo spettatore in una storia non particolarmente originale, ma comunque piacevole, magari scaltra quanto basta per attirare il pubblico verso un genere dai più dimenticato, che ha i suoi momenti leggeri e comici, oltre che velatamente drammatici. Alcune situazioni in bilico tra dramma e commedia mi hanno ricordato Le comiche (il cagnolino, simpaticissimo, che va a chiamare il poliziotto). C'è qualche buona trovata, come i rumori degli oggetti uditi dall' attore di cinema muto che si vede soppiantare dall'avvento del sonoro, come pure il finale stesso: mi è piaciuto per quanto semplice.
La colonna sonora è ottima e sottolinea bene le immagini, e gli attori sono indubbiamente molto bravi. Semmai ero indecisa se dare 3 o 4 stelle; ho deciso per 3+: è un buon film, ma non credo sia straordinario.
Tutto sommato semplice e verosimile; l'avvento del sonoro mette in crisi un attore del tramontato cinema muto. Farà fatica a rimettersi in gioco senza l'aiuto di una giovane attrice che gli vuole bene.
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