Regia di Michel Hazanavicius vedi scheda film
"Caso" francese della stagione,presentato all'ultimo festival di Cannes,dove si è visto assegnare la Palma d'Oro al miglior interprete maschile,Jean Dujardin,"The artist" è una pellicola di cui si parla vivacemente nelle previsioni delle prossime candidature agli Oscar,che potrebbero riservare sorprese positive per questo lavoro di Michel Hazanavicius.La scommessa è stata audace,non c'è che dire,realizzare nell'era del 3D un film muto ambientato all'epoca appunto di tale modo di fare cinema,utilizzando in ruoli di contorno nomi celeberrimi di scafati attori e caratteristi statunitensi,in rigoroso bianco e nero.E "The artist" procede spedito lungo la sua ora e quaranta minuti di proiezione alternando toni da commedia a quelli da film drammatico,raccontando la parabola dell'attore George Valentin,star del muto che va in crisi con l'avvento del sonoro,e si salva per amore dall'autodistruzione.Zeppo di citazioni,dallo stesso soggetto a vari sviluppi della trama,il film è piacevole,non c'è che dire,ma ripensandoci dopo la visione affiorano molto dejà-vu che ne smorza l'effetto:il cagnolino,simpaticissimo,che salva il protagonista dal suicidio,viene da De Sica,il produttore burbero ma dal buon cuore lo abbiamo incontrato miriadi di volte sullo schermo,la moglie viziata che ama il successo dell'eroe,ma non lui,la ragazza che lo ama davvero ed è faticoso per lei dimostrarlo,sono tutti personaggi e situazioni un pò stereotipate.Bravissimo,in effetti,Dujardin,che emana simpatia e personalità,ma il cast è tutto da lodare,anche per la non facile resa di una recitazione che non può contare altro che su espressioni e mosse(non pare invecchiata bene Penelope Ann Miller,e ce ne dispiace...):la regia è abile e la scommessa comunque è vinta.Ma attenzione a non scambiare un azzardo ben congegnato per un'opera d'arte di livello.
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