Regia di Michel Hazanavicius vedi scheda film
Cinque premi Oscar. La cosa è fonte di grande perplessità. Bisognerebbe conoscere bene gli altri film, attori, registi candidati agli Academy Awards per esprimere un giudizio sensato, ma lo può fare solo chi ha tempo e modo per farlo. Tutti e cinque i premi fanno sorgere dubbi molto forti. La fotografia sembra il cavallo di battaglia, all'inizio si fanno notare i chiaroscuri tipici del grande cinema di inizio secolo scorso, poi una volta che l'occhio si è assuefatto non ci si fa più nemmeno caso. Il soggetto è invece il tallone d'Achille, la storiella è misera misera, il tema è lo stesso dall'inizio alla fine, si tira il tempo aspettando il lieto fine che puntualmente giunge ristoratore. La pellicola è piacevole, simpatica, ma nulla più, non c'è alcuna analisi psicologica, nessun momento clou, nessuna scena che resti indelebile. La sensazione è che se il film fosse stato messo in circolazione a colori, come in effetti è stato girato, di quei premi non ne avrebbe vinti nessuno. Una curiosità per finire: i due protagonisti si amano alla follia, ma non c'è nessuna scena, almeno così pare, nella quale si bacino, nemmeno alla fine. Poi si "scopre" che Bérénice Bejo è la moglie del regista. Hazanavicius sarà lituano, ebreo, polacco e francese, ma nonostante questo deve essere anche un po' siciliano.
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