L’attore George Valentin, una stella indiscussa delle pellicole del cinema muto, è considerato uno dei migliori interpreti sulla scena e la sua carriera sta vivendo un felice momento. Peppy Miller, invece, è una giovane controfigura: per lei solo piccoli ruoli che le permettono a malapena di sopravvivere. I due vivono una storia d’amore destinata a divenire sempre più tormentata per via dell’introduzione del sonoro nelle pellicole hollywoodiane. Le loro strade professionali continueranno a divergere ma con destini ribaltati: il declino lavorativo dell’uomo corrisponderà all’ascesa della donna nell’olimpo delle star.
Note
Premiato con l'Oscar per il miglior film, per la miglior regia e per il miglior attore protagonista (cui vanno aggiunti anche 2 premi "tecnici": colonna sonora e costumi), The Artist è una raffinatissima operazione calligrafica più che filologica, che si basa su un’unica gag: fare un film Muto sull’avvento del Sonoro. Sulla carta funziona tutto. A distanza ravvicinata, però, i nodi vengono tutti al pettine. The Artist è un esercizio di stile festivaliero, privo di ogni necessità che non sia promuovere il talento dei realizzatori. Paradossale che per ottenere un risultato così medio(cre) ci sia voluto tanto talento.
Premio Oscar nel 2012, questo pluripremiato e pluri”nominato” film – come il suo regista Michel Hazanavicius – è un toccante ricordo del cinema muto, quando sembrava impossibile anche solo immaginare lo sconvolgimento che – alla fine degli anni’20 del secolo scorso – l’introduzione del sonoro avrebbe prodotto e non solo per il pubblico…
D'improvviso il cinema ha la voce (ma questo bel film no). Come tanti nella realtà, un divo del muto si trova da un momento all'altro obsoleto. Ha fiducia in se stesso ma si accorgerà presto di avviarsi al disastro. L'orgoglio non l'aiuta. Lo salveranno fedeltà e amore, oltre le sue aspettative.
Per anni avevo rimandato la visione, invece è stata una sorpresa, ottima la recitazione per un omaggio al cinema di un tempo fatto col cuore. Certo non è il capolavoro che ti cambia la vita ma la trama riesce a coinvolgere nonostante il muto. Anche se era tardi il sonno è stato alla larga. Tanta bellezza da vedere: il cinema celebra il cinema.
Film particolare e coraggioso.. fare un passo gigante indietro nel tempo.. regia, colonna sonora e recitazione senza dubbio al top.. ma il film non mi ha trasmesso nessuna emozione.. voto 6
Fil muto che racconta il declino di un grande attore del muto e l'ascesa di una comparsa che diventa regina del sonoro. Una storia di amore fatta di incomprensioni e di orgoglio con happy end. Sopravvalutato.
Laccato ma piuttosto gradevole apogeo meta-filmico sul cinema muto. Gli attori sciorinano, tenacemente, la loro eclettica passione per la settima arte (mostrandosi indubbiamente professionali nella recitazione e nella danza). La mèsse è ammirevole, e la rappresentazione sfarzosa.
Geniale ! Un Film in bianco e nero e muto nel 2011Eppure ti avvolge e ti conquista scena dopo scenaCoraggioso e assolutamente da vedereIl più bel film di quest'anno (2011) senza troppi dubbi
A me è piaciuto. Non mi sembra un film che si esaurisce nel gusto della citazione o che si perde nell'esercizio di stile, come sostengono i suoi detrattori. Hazanavicius ha reso un omaggio appassionato al cinema muto, ha resuscitato il suo linguaggio per raccontarci essenzialmente una storia, come si faceva negli anni che precedettero il sonoro, con la differenza che lo ha fatto nel 2011,… leggi tutto
The Artist è un film parecchio accattivante che usa il suo anacronismo dichiarato come maglio per perforare il cuore dello spettatore con l'effetto nostalgia. Ed è questo il suo problema principale: una volta svanito l'effetto nostalgia, una volta che il cuore si è stiepidito e il sorriso svanito di The Artist rimane ben poco a parte la sensazione che Goerge Valentine, il protagonista sia una… leggi tutto
“The Artist” (id., 2011) è il terzo film di Michel Hazanavicius, presentato all’ultimo Festival di Cannes con titoli e applausi dei più: un clamore mediatico per un muto ‘moderno’ in bianco e nero in omaggio al cinema del passato. Una Francia che si applaude e che sovrasta il mercato prima che esso arrivi (nelle sale) con un disegno di grazia a ricordare i Lumiere (di… leggi tutto
Gli attori, i tecnici, gli operai addetti alle macchine, gli attori – umani e – animali – nel 1927 (anno in cui il racconto ha inizio) il cinema era ancora muto, ma comunicava benissimo. Gli interpreti erano dotati di grande professionalità poiché conoscevano il modo per parlare col corpo, oltre che cogli occhi: si esprimevano con la…
Eccelso, commovente, brillante, perfetto, geniale, originale: questo film è un congegno perfetto, un meccanismo narrativo e scenico magnifico, con interpreti magnifici. Questo film ha solo un difetto, non essere stato, almeno per me, abbastanza celebrato e magnificato.
Ha il sapore di un film ab origine leggendario, quasi fosse la manifestazione di un neo-classicismo cinematografico.
Da…
Cinque premi Oscar. La cosa è fonte di grande perplessità. Bisognerebbe conoscere bene gli altri film, attori, registi candidati agli Academy Awards per esprimere un giudizio sensato, ma lo può fare solo chi ha tempo e modo per farlo. Tutti e cinque i premi fanno sorgere dubbi molto forti. La fotografia sembra il cavallo di battaglia, all'inizio si fanno notare i chiaroscuri…
Dalle news italiane: "GRAVE lutto nel..MONDO DELLO SPETTACOLO è morto a soli 49 anni...ROSSANO RUBICONDI"
Ancora mistero sulle cause del suo prematuro decesso, comunque aveva espresso il desiderio di…
"The Artist è un esercizio di stile festivaliero, privo di ogni necessità che non sia promuovere il talento dei realizzatori."
Questo leggo nella presentazione.
Può essere, ma a ben vedere quasi tutti i film sono così. Generalizzando tutto il cinema non fa che distrarci inutilmente dalla realtà. Come già avevo scritto, se anziché…
Ed ecco, ordunque, a otto giorni dall'inopinata pubblicazione del precedente post (eccolo qui: //www.filmtv.it/post/37559/ma-che-diavolo-vedono-i-critici-o-i-film-brutti-parte-i/), come promesso (non che debba…
"Non voglio parlare! Non voglio dire una parola!"
-George Valentin
Anno 1927: George Valentin (Jean Dujardin) è un divo del cinema muto, idolatrato da milioni di persone. Un giorno, una sua ammiratrice di nome Peppy Miller (Bérénice Bejo) viene fotografata insieme a quest'ultimo durante la première di un suo film, e successivamente viene pubblicata una foto di…
Dire originale di questo film sarebbe poco, e definirlo coraggioso sarebbe un po' fuorviante, per i numerosi altri sensi assunti nel tempo dalla parola (scandaloso, schifoso oltre la sopportazione, ecc.). Però lo è: è originale e coraggioso, perché girare al giorno d'oggi un film muto, in bianco e nero e con lo schermo in 1:33 fa a pugni con tutte le mode e le logiche…
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Commenti (19) vedi tutti
Premio Oscar nel 2012, questo pluripremiato e pluri”nominato” film – come il suo regista Michel Hazanavicius – è un toccante ricordo del cinema muto, quando sembrava impossibile anche solo immaginare lo sconvolgimento che – alla fine degli anni’20 del secolo scorso – l’introduzione del sonoro avrebbe prodotto e non solo per il pubblico…
leggi la recensione completa di laulillaSplendido film muto con una colonna sonora magistrale ed attori che regalano un'emozione profonda e raffinata. 9/10
leggi la recensione completa di BradyD'improvviso il cinema ha la voce (ma questo bel film no). Come tanti nella realtà, un divo del muto si trova da un momento all'altro obsoleto. Ha fiducia in se stesso ma si accorgerà presto di avviarsi al disastro. L'orgoglio non l'aiuta. Lo salveranno fedeltà e amore, oltre le sue aspettative.
leggi la recensione completa di cherubinoPer anni avevo rimandato la visione, invece è stata una sorpresa, ottima la recitazione per un omaggio al cinema di un tempo fatto col cuore. Certo non è il capolavoro che ti cambia la vita ma la trama riesce a coinvolgere nonostante il muto. Anche se era tardi il sonno è stato alla larga. Tanta bellezza da vedere: il cinema celebra il cinema.
commento di MaurisurfFilm particolare e coraggioso.. fare un passo gigante indietro nel tempo.. regia, colonna sonora e recitazione senza dubbio al top.. ma il film non mi ha trasmesso nessuna emozione.. voto 6
commento di nicelady55Un vero film muto, girato nell'epoca del digitale e del dolby surround a cinque canali.
leggi la recensione completa di BalivernaCarino, ma molto, MOLTO, M O L T O, furbo ... Tecnicamente ben fatto... simpatico: ma poi ?
commento di fra_pagaFil muto che racconta il declino di un grande attore del muto e l'ascesa di una comparsa che diventa regina del sonoro. Una storia di amore fatta di incomprensioni e di orgoglio con happy end. Sopravvalutato.
commento di ENNAHLaccato ma piuttosto gradevole apogeo meta-filmico sul cinema muto. Gli attori sciorinano, tenacemente, la loro eclettica passione per la settima arte (mostrandosi indubbiamente professionali nella recitazione e nella danza). La mèsse è ammirevole, e la rappresentazione sfarzosa.
commento di Stefano LPluripremiato bianco-nero....
leggi la recensione completa di ezioE' sicuramente un film creato per fare incetta di premi, ma è anche innegabilmente stupendo. Ottimi interpreti e tanta, tanta classe.VOTO: 8.5
commento di ire91Voto 7. [16.03.2013]
commento di PPVoto al Film : 6
commento di ripley77Buon film che omaggia il periodo del muto.Da vedere
commento di antonio de curtische dire è un buon film, però la citazione/plagio del grande Vittorio De Sica di Umberto D poteva risparmiarsela.
commento di patatoneIL FASCINO DEL MUTO CON LE ESPRESSIONI DEGLI ATTORI E LA RCOSTRUZIONE DELL'EPOCA: BELLO!!
commento di fralleGeniale ! Un Film in bianco e nero e muto nel 2011Eppure ti avvolge e ti conquista scena dopo scenaCoraggioso e assolutamente da vedereIl più bel film di quest'anno (2011) senza troppi dubbi
commento di jeffstein attesa di opinione (non è che non l'ho visto, devo scriverne…)
commento di ziacassieVisto a Milano all-interno della rassegna "Cannes e dintorni". Stupendo.
commento di simon cruz