Regia di Wilson Yip vedi scheda film
donnie yen mi è sembrato perfetto nella parte del protagonista. un uomo mite e gentile che viveva con la moglie e il figlioletto in una grande e lussuosa casa in un villaggio famoso per avere un gran numero di scuole di kung fu. uomo di disciplina si allenava costantemente perfezionando a tal punto l'arte del wing chun tanto da risultare imbattibile, nonostante venga considerata una disciplina da donna. il film riesce a mischiare sapientemente gli ingredienti di tanto cinema di hong kong. è ironico e leggero come quando un manipolo di sbruffoni si reca a casa sua a sfidarlo con spregio e la moglie spazientita da tale insolenza gli chiede solamente di non mettere in subbuglio la sala. divertente il figlioletto che attraversa la sala ricordando al padre di reagire o la casa verrà distrutta. i sempre stupefacenti combattenti che non stancano e anzi incantano per la soave coreografia e infine anche i momenti drammatici durante l'invasione giapponese. assassini sadici, si divertono ad assistere a confronti tra le diverse discipline del kung fu regalando un sacchetto di riso ai vincitori. molto bello il combattimento-regolamento finale tra il generale e ip man. manca l'enfasi da telenovela che caratterizzava e affliggeva tanti capolavori di hong kong dell'epoca d'oro e questo ovviamente è un bene.
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