Uno psicopatico sta terrorizzando la città con una lunga serie di omicidi. La prima delle vittime, tutte donne, è la moglie di un agente di polizia che per questo viene sospettato di essere colpevole. Non è di tale avviso Sara, una criminologa che sta indagando sul caso di un maniaco sessuale morto anni prima. Anche se Sara è convinta che l'uomo sia ancora vivo. Lamberto Bava ha seguito le orme del padre Mario nel genere thriller. Ma qui i momenti clou sono pochi, e gli attori non all'altezza.
Insieme a Murderock (Lucio Fulci, 1984), rappresenta uno degli ultimi esempi di (buon) giallo all'italiana. Ottima la messa in scena, in grado di sopperire -con tecnica- alle lacunose interpretazioni.
Nicola (Leonardo Treviglio) scopre che la moglie (Barbara Scoppa) lo tradisce. Messa di fronte al fatto la donna confessa e tra i due esplode un forte diverbio al punto che, quando viene rinvenuto il cadavere della moglie assassinata con un tritaghiaccio, il primo indagato è proprio il marito. Mentre Anna (Valeria D'Obici), docente di criminologia ed amica di Nicola, a… leggi tutto
Brutto, ma proprio brutto questo filmetto televisivo di Lamberto Bava prodotto da Reteitalia (vecchia società produttrice di tv movie per le reti Mediaset) che non riesce quasi mai a intrigare o spettatore o a fargli fare un saltino sulla sedia. L'incipit è veramente osceno per la sciattezza della messa in scena: una donna brutta e vestita con un cappottone extralarge color cammello (che fa… leggi tutto
Siamo negli inspiegabili territori del guilty pleasure, in un maelstrom di scene madri che vede chiamati in causa Argento, Martino, Hitchcock e addirittura Kubrick. Thriller scontato ma atmosferico, dall’insipido movente post-traumatico e con una forte, colorita illustrazione omicidiaria. Interessante l’impiego delle location, un po’ meno quello degli…
"Abbiamo tutti nel petto un violino e abbiamo perduto l’archetto per suonarlo. Alcuni lo ritrovano nei libri, altri nell’incendio di un tramonto, altri negli occhi di una persona, ma ogni volta…
"Morirai a mezzanotte" diretto nel 1986 da John Old Jr., al secolo Lamberto Bava, devo dire che non mi è dispiaciuto. La storia si svolge a Ascoli Piceno, e racconta che un maniaco sta terrorizzando la città con una lunga serie di omicidi. La prima delle vittime, tutte donne, è la moglie di un agente di polizia che per questo viene sospettato di essere…
Nicola (Leonardo Treviglio) scopre che la moglie (Barbara Scoppa) lo tradisce. Messa di fronte al fatto la donna confessa e tra i due esplode un forte diverbio al punto che, quando viene rinvenuto il cadavere della moglie assassinata con un tritaghiaccio, il primo indagato è proprio il marito. Mentre Anna (Valeria D'Obici), docente di criminologia ed amica di Nicola, a…
L'omicidio della moglie di un poliziotto dà il via a una serie di delitti simili, operati presumibilmente dalla stessa mano. Ma il serial killer non sembra essere il poliziotto stesso, come inizialmente pareva evidente; tre ragazze, braccate dall'assassino, si rifugiano in un alberghetto abbandonato. Qui avverrà la resa dei conti.
Girato a cavallo fra Demoni (1985) e…
Un sottoprodotto argentiano scontato e risaputo dove l'unica sorpresa avviene nel finale ,che scopre l'identita' del colpevole.Il resto si trascina senza infamia e senza lode come un qualsiasi giallo televisivo.Bava jr. che si firma con uno pseudonimo ha fatto molto di meglio.
Brutto, ma proprio brutto questo filmetto televisivo di Lamberto Bava prodotto da Reteitalia (vecchia società produttrice di tv movie per le reti Mediaset) che non riesce quasi mai a intrigare o spettatore o a fargli fare un saltino sulla sedia. L'incipit è veramente osceno per la sciattezza della messa in scena: una donna brutta e vestita con un cappottone extralarge color cammello (che fa…
Ha una buona colonna sonora e i luoghi e le inquadrature nei momenti un po prima degli omicidi creano suspance,Bava è anche bravo a cercare di confondere lo spettatore;i dialoghi non sono molto curarti e non tutti gli attori si dimostrano all'altezza ma la sufficienza è pienamente meritata.
Peccato, poteva essere un discreto lavoro e, invece, si salva solo in extremis, grazie a una serie di buonissime sequenze. Lo script (Sacchetti-Bava) scricchiola in vari punti, snocciolando banalità (vedi la scena in cui la D’Obici chiede al suo assistente quanti uxoricidi ci siano stati in Italia e questo le risponde al volo), buchi narrativi e qualche presa di giro per lo spettatore (su…
non ci siamo proprio,il film fino al momento della scoperta del killer merita un onesta sufficienza mah...
alla scoperta del killer non si puo' non riconoscere come sia impossibile che lo stesso killer possa aver commesso almeno 1 degli omicidi ed inoltre nell ultimo omicidio si comporta in un modo che nessuna persona sana di mente potrebbe fare,la colpa non penso stia nella sceneggiatura ma…
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Insieme a Murderock (Lucio Fulci, 1984), rappresenta uno degli ultimi esempi di (buon) giallo all'italiana. Ottima la messa in scena, in grado di sopperire -con tecnica- alle lacunose interpretazioni.
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