Regia di Alejandro Landes vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2011 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS
Porfirio e' davvero una sorpresa: gia' un film di nazionalita' colombiana e' una rarita' ghiotta; in piu' e' diretto davvero bene da un giovanissimo regista molto in gamba, che si e' portato con se' la mamma (che non manca di salutare all'anteprima affollata e plaudente).
Ogni inquadratura e' un quadro a se', colorato e seducente, anche se il film non risparmia scene di un realismo e una crudezza certo non comuni in produzioni di paesi all'avanguardia.
Corpi nudi, carni esposte al pubblico soccorso e favorite da una idea di mutuo soccorso che non ricerca corrispettivi ma viene dal cuore, senza ostentare nessuna retorica sentimentale.
E nel presentarci l'odissea di un bonario protagonista infermo a cui la burocrazia e la mala gestione nega una giusta pensione di invalidita', il film fa piu' di ogni altra cosa emergere il calore e la voglia di tirare avanti di un popolo solo apparentemente indolente, ma molto umano e coraggioso.
Memorabile il finale cantato del protagonista, che mette in filastrocca allegra tutto l'epilogo tragico della sua storia, mentre i titoli di coda invadono lo schermo e Porfirio impertutbabile continua ad osservarci.
Davvero una bella sorpresa. Arrivera' mai nelle nostre sale? Domanda molto retorica...
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