Regia di Jerry Kramer, Colin Chilvers vedi scheda film
Più che essere un film questo, è un lungo videoclip musicale dedito ad esaltare e consacrare il talento di Michael Jackson. Ma se la sua prima parte - che è un collage spezzettato dei più celebri video e concerti del re del pop sin dai tempi in cui faceva parte dei Jackson Five fino all'uscita del suo terzo album da solista Bad - si rivela interessante, gradevole e ben fatta, la seconda invece appare assai inconsistente perchè è una sottospecie di film di fantascienza realizzato attraverso uno stile molto elementare e ruffiano, basato per di più su una sceneggiatura molto misera o quasi del tutto inesistente e (per quel poco che racconta) a dir poco dilettantesca. La trama sembra un fumettone di cui Michael Jackson è il protagonista assoluto. Con un'anima eroica ed affascinante in stile Batman, un modo di vestire ed agire in stile Marlon Brando nel Padrino e con delle capacità istrioniche e musicali in stile se stesso, si concede lunghi momenti di gloria, autococcolandosi attraverso delle sequenze che lo vedono come una sorta di incantatore, colui che ovunque passa lascia il segno. Ebbene, tutto questo è davvero insopportabile. A questo punto allora, si rivelano meglio di lui come attori Madonna e Britney Spears che almeno nei film che hanno girato non si sono limitati ad interpretare se stessi e soprattutto non si sono accinti ad autocelebrare stucchevolmente il loro talento come fossero dei fenomeni o le più grandi meraviglie mai viste sulla terra. Perfino Elvis Presley arrivato ad un certo momento della sua carriera cinematografica, si stancò d'interpretare sempre il cantante di successo amatissimo dalle donne e chiese ai registi di concedergli di dargli la chance di fare veramente l'attore interpretando ruoli che non avessero nulla a che fare con le sue doti canore, così si dedicò a qualche film assolutamente non musicale. Michael Jackson invece in questo suo Moonwalker interpreta se stesso in uno scenario che è semplicemente il suo mondo di bambino mai cresciuto che sogna di proteggere i bambini sconfiggendo con dei super-poteri, un gruppo di pericolosi mafiosi. Quindi ispirandosi un po' ai film di mafia e a quelli dei supereroi, dà vita ad un'opera pretenziosa, fastidiosa e pure un po' ridicola e banalotta che solo i suoi fans riusciranno a sopportare e ad apprezzare.
Il film ha inizio con una scena in cui si vede Jackson giocare proprio con dei bambini, finchè scopre per caso insieme alla piccola Katie un traffico di droga. A dirigerlo c'è un incisivo e convincente Joe Pesci (l'unico vero attore di questa pellicola) che in realtà è pure un pazzo che non desidera altro che siano i bambini per primi a drogarsi. Michael Jackson però vuole impedirglielo perchè il suo nobile animo da Peter Pan gli suggerisce che non è giusto e quindi la battaglia ha immediatamente luogo. Naturalmente la vince in maniera un po' confusionale Michael, dopo essersi trasformato in un robot dai super-poteri. Nell'epilogo, lo vediamo correre a riabbracciare i suoi giovani amici e a recarsi subito dopo ad un concerto in cui cantando la canzone dei Beatles, "Come together", si mette a fare un po' il sexy. Cosa rimane dunque di veramente apprezzabile di tutta questa boiata musicale? Forse proprio i pezzi musicali e le loro coreografie, tra i quali si rende certamente memorabile Smooth Criminal.
Mah... un bambino avrebbe saputo fare un lavoro migliore.
Interpreta se stesso. E' Michael Jackson, nulla di più, nulla di meno.
Bravo.
Bravino il figlio di John.
Non c'è male.
Bravina e carina.
Mmmhhhh.... un sacco di cose.
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