Regia di David Dobkin vedi scheda film
Chiaramente il plot non è affatto originale e la pellicola ha la sostanziale funzione di intrattenere, seppur con un messaggio finale sul lavorare per vivere o sul vivere per lavorare. Tuttavia i due attori maschili riescono a non scadere nello sterotipo della macchietta e rendono con credibilità le tre diverse sfumature del loro ruolo: l'io, il semi-io, il semi-altro. C'è qualche volgarità di troppo che in effetti abbatte il livello della pellicola a livello di teen-com, ma su questo Hollywood non transige. Tuttavia il livello di recitazione è piuttosto alto, le gag serrate, rendendone gradevole la visione.
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