Regia di David Dobkin vedi scheda film
Visto ad un tiro di schioppo da Mi rifaccio vivo, i paragoni, le analogie ed i confronti vengono tutti impietosamente al pettine.
Le storie, anche se con sfondo diverso, sono di impianto assimilabile: anche qua (doppio) scambio di corpi e di esistenze, e relativa morale finale riguardo all'accettazione della propria identità, ma con ben altra verve, trovate, dinamiche da sturbo, anche qualche volgarità, per carità, ma sparpagliata a casaccio ed ampiamente accettabile in un ambito di complessiva correttezza stilistica con, non affatto radi, siparietti melodrammatici.
Bateman (per una volta pochissimo serioso) e Reynolds (che dimostra discreta duttilità) se la spassano alla grande, bambinone giocherellone il primo e serio avvocato con moglie e figli il secondo, potete ben immaginare a quali stravaganti paradossi si sottoporranno ed in quali sgangherati equivoci andranno ad infilarsi l'uno nei panni dell'altro.
Alla scena di uno dei due figlioletti gemelli che prende ripetutamente a capocciate la spalliera del lettino, alla faccia di ogni infantile political correct, mi sono rovesciato dalle risate come non accadeva da tempo...
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