Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film
Il film è il remake di una pellicola del 1936, considerata una delle prime opere importanti di Mizoguchi, e il titolo originale si può tradurre con "La musica di Gion". La trama si svolge a Kyoto e segue Eiko, una giovane che vuole diventare geisha e chiede alla più anziana Miyoharu di insegnarle il mestiere. Uno dei suoi primi clienti cerca di prenderla con la forza, ma la giovane reagisce con violenza mordendolo al labbro e mandandolo all'ospedale. Dopo che anche Miyoharu rifiuta un cliente, le due donne sono bandite dal quartiere di Gion; tuttavia Miyoharu accetterà di sacrificarsi per preservare il futuro della sua giovane amica.
Un'opera della maturità di Mizoguchi e uno dei migliori tra i suoi film che trattano della condizione delle geisha, viste anche qui come vittime di un destino crudele, legate da una profonda solidarietà femminile, ma con attitudini differenti: la più giovane reagisce ribellandosi, mentre la più anziana si è ormai rassegnata. È un film doloroso, girato con stile contemplativo facendo ricorso a lunghi piani-sequenza e con una macchina da presa che sembra volersi allontanare dai personaggi e dall'azione: il risultato è straziante, soprattutto nelle scene finali, ma rigoroso e per nulla ricattatorio. Molto brave le due attrici protagoniste Michiyo Kogure e Ayako Wakao: è anche per merito loro che il film può essere considerato uno dei migliori sul tema dell'amicizia femminile.
Voto 9/10
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