Regia di Lewis Gilbert vedi scheda film
Stessa trama (e per certi versi anche dinamica) di La spia che mi amava, però nello spazio invece che nell'oceano. Confusa incursione nel mondo della fantascienza, incompatibile con le esigenze del personaggio e gravemente bipolare nei toni: si passa da momenti seri ed inspiegabilmente posati (come il monologo del villain nella stazione spaziale) al grottesco senza freni (Squalo e la ragazza bionda...). C'è sicuramente un salto notevole per quanto riguarda gli effetti, ma se bisognava utilizzarli per fare Guerre stellari 2- La vendetta preferivo restare con la salsa di pomodoro e la cartapesta. Pure Moore comincia a mostrare segni di stanchezza, passando quasi inosservato all'interno di quello che forse sarebbe anche potuto essere un discreto prodotto sci-fi, ma volendoci infilare a forza 007 diventa un ibrido zoppicante ed involontariamente ridicolo.
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