Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
Molto originale questo film. E' raccontato in forma di diario, con uso di una costante ma sempre appropriata voce narrante, quella del protagonista. I dialoghi sono radi, ma il film è comunque riempito abbondantemente dalla narrazione. Lo stile è sobrio ed essenziale, allo stesso tempo molto efficace e senza momenti di stanca. Jeremy Irons, che all'epoca era già un mezzo divo, si presta a recitare in questa pellicola di nicchia, e dal carattere antispettacolare e dimesso; in più lo fa con impegno e sensibilità, offrendoci un'ottima interpretazione. Si dice anche che abbia accettato un compenso minimo. Quindi tanto di cappello.
Skolimoswski dirige con mano sicura e forte partecipazione emotiva, dal momento che la vicenda è almeno in parte autobiografica. Si trovava infatti esule in Gran Bretagna mentre in Polonia ci fu il colpo di stato militare, la legge marziale, e i convulsi eventi legati al sindacato Solidarnosc. Le immagini dei carriarmati che percorrono le vie di Varsavia, che il regista mostra inquadrando i televisori nelle vetrine, sono impressionanti e angoscianti, nonostante si vedano in modo confuso. Del resto tutto il film è percorso da una sottile angoscia, causata dalla lontananza dalla patria del protagonista, e dal non riuscire ad avere notizie precise su una Polonia nel caos, e pure su una moglie corteggiata dal suo capo. Tuttavia il pensiero della moglie insidiata dal capo della fabbrica, atteggiamento che la vede forse compiacente e connivente, angoscia il protagonista più dei carriarmati.
Interessante è anche la rappresentazione della società inglese, che viene vista come ostile ed egoista, oltre che ipocrita, e che taccia in modo qualunquista i quattro muratori di essere degli sporchi comunisti polacchi. Il film offre anche interessanti squarci sul mondo del lavoro polacco, dove il capofabbrica dispone di forti somme di dollari di misteriosa provenienza, e si fa preparare un lussuoso appartamento a Londra per tagliare la corda se le cose si mettessero male.
E' un film certamente da vedere, che purtroppo da noi ha avuto una circolazione limitatissima, uscendo solo in videocassetta e in TV. Da ripescare.
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