Regia di Johnnie To, Ka-Fai Wai vedi scheda film
Don't Go Breaking My Heart è una commedia romantica del 2011 diretta e prodotta da Johnnie To e dall'amico e socio di sempre Wai Ka fai (anche autore della sceneggiatura).
Il cast è come sempre di lusso e oltre alla solita presenza di Sam Luet (caratterista fra i più famosi) troviamo l'affidabile e bravissimo Louis koo, la new entry Daniel Wu (il suo primo film con Johnnie To, infatti ha fin da subito manifetstao la sua felicità per questa opportunità) e Gao Yuanyuan (attrice cinese, nata a Pechino nel 1979).
Ovviamente Johnnie To e la sua Milkyway Image sono famosi per aver rivoluzionato il noir post handover, tuttavia To è un regista poliedrico inoltre per ragioni commerciali ha diretto svariate commedie (questo genere di film ad Hong Kong vende sempre tanto).
L'opera pur non presentando una regia sublime, complessivamente risulta efficace e priva di sbavature. Ad esempio apprezzabile l'utilizzo, in alcune sequenze, del montaggio alternato.
Interessante la sceneggiatura distinta da una serie di omaggii verso la Hollywood classica di Frank Capra e Katharine Hepburn, dunque questo film rientra assolutamente nel genere della screwball comedy: ossia una commedia a metà tra la high comedy (i protagonisti appartengono tutti alla nuova borghesia di Hong Kong) e la farsa con svariati elementi slapstick (ad esempio quando Louis Koo o Daniel Wu propongono improbabili trucchi di magia per conquistare il cuore della bella Gao).
Inoltre questo genere di commedia presenta storie imprevedibili (commedia degli equivoci) con personaggi eccentrici; infine To e socio si focalizzano sull'incontro/scontro fra personaggi appartenenti a ceti sociali diversi (guardare Louis Koo, CEO di una nota azienda di broker, e Gao semplice analista) che finiscono con l'innamorarsi.
Concludendo Don't Go Breaking My Heart non è un capolavoro ma una pregievole commedia, con un ritmo incalzante e buonissimi attori diretta con intelligenza da un maestro noto per film completamente diversi.
Da vedere anche per capire alcune logiche commerciali di Hong Kong (prima realizzo una buona commedia che sfonda il box office poi posso dedicarmi con tranquillità ad un noir nudo e crudo).
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