Regia di Felix Chong, Alan Mak vedi scheda film
Al milionesimo adattamento del “Romanzo dei Tre Regni” è dura aggiungere qualcosa di originale e questo film infatti manca del tutto di attrattiva, pur cercando di presentare una prospettiva diversa, quella del guerriero Guan Yun (Donnie Yen, molto meglio dei due IP Man che qui), diviso tra obbedienza al proprio signore e la proposta del generale Cao Cao di riunificare il paese e porre fine alle guerre. In realtà si tratta solamente del solito eroe virtuoso e dal gran cuore, costretto ad uccidere suo malgrado per ragioni contingenti. Ne risulta un film che, nonostante la durata sia nella media – 107 min. – è straordinariamente pesante, sia nelle scene parlate, troppe e troppo letterarie (alla lunga diventa quasi fastidioso il fatto che tutti i personaggi abbiano la battuta pronta e arguta ad ogni conversazione), sia in quelle d’azione, le cui coreografie migliorano con il procedere della pellicola ed hanno un paio di trovate originali, ma alla lunga non appassionano. Aggiungete a ciò la solita sottotrama amorosa, castissima e castrata, oltre le soglie del fastidio, ed avrete un film girato con grandi mezzi ma piatto e per nulla coinvolgente, dietro il quale si cela un sostanziale vuoto di idee.
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