Regia di Aleksandr Dovzhenko vedi scheda film
In questo primo film, Dovženko mostra già alcune delle sue tematiche, sia concettuali che stilistiche: la rivoluzione d'ottobre come continuatrice della grande tradizione delle popolazioni russe (ed ucraine), i soldati della prima guerra mondiale che solidarizzano al fronte con i nemici (in quanto tutti proletari), la natura - i cavalli in particolare - umanizzata e così via. Non siamo ancora ai capolavori di Arsenal (1929) e La terra (1930), ma la strada è stata imboccata.
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