Regia di Joe Nussbaum vedi scheda film
Si scrive prom, da promenade, ovvero: il ballo di fine anno dei licei americani, con obbligo di abiti formali. Ma il prom è ben più di questo: l’evento sociale più atteso e fondamentale dell’anno scolastico e, spesso, dell’adolescenza intera di uno statunitense medio, che sia il più sfigato dei nerd o la più popolare delle reginette della festa. Difficile che una commedia sentimentale d’ambientazione liceale non culmini in un prom finale, dal cult Bella in rosa fino a Twilight. Con Prom. Ballo di fine anno la Disney fa di più e dedica all’agognato momento danzante un intero film: un coro di coppiette scoppiate e single in cerca di dolci metà ruota intorno ai preparativi del fatidico ballo. Sulla carta potrebbe sembrare una visione indigesta a qualunque spettatore over 16, invece la commediola ha la sorprendente capacità di mantenersi in equilibrio fra la celebrazione sfrenata della cerimonia del prom e la gentile presa per i fondelli del medesimo rituale sociale. È vero, le trame dei vari amorazzi adolescenziali sono prevedibili in ogni dettaglio; e sì, i ragazzi sono tutti un po’ troppo belli e un po’ troppo trendy. Ma sono pure decisamente meno superficiali e isterici di molti loro coetanei del piccolo e grande schermo, grazie anche agli interpreti acerbi ma carismatici (a partire dalla protagonista Aimee Teegarden di Friday Night Lights): abbastanza per concedergli questo ballo.
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