Regia di Lone Scherfig vedi scheda film
E' un film molto romantico, magari adatto per la ricorrenza di San Valentino (io, casualmente, l'ho visto il giorno prima). La storia di Emma e Dexter che si conoscono casualmente dopo essersi laureati, finiscono a letto senza consumare il rapporto, restano amici per molti anni intessendo relazioni con altre persone finchè, dopo circa quindici anni, decidono finalmente di mettersi insieme e vivere apertamente il loro amore anche se, forse, ormai sarà troppo tardi...
Diretto da Lone Scherfig, la regista danese di "Italiano per principianti" ormai datasi ad una carriera hollywoodiana, in America ha incassato poco (13 milioni di dollari, una cifra inferiore al suo budget) e ha avuto un'accoglienza critica non troppo entusiastica (era andata decisamente meglio per il precedente film "An education", anch'esso ambientato in Inghilterra). La particolarità della sceneggiatura è quella di narrare la storia di Emma e Dexter attraverso "un giorno speciale", il 15 luglio (One day), che si ripete di anno in anno per circa un ventennio, dal 1988 del primo incontro fino al 2011, dunque con vigorose ellissi. Ho letto che lo sceneggiatore del film è anche l'autore del romanzo originario, tuttavia la sua trovata non mi è sembrata particolarmente brillante: è una di quelle idee che funzionano meglio sulla carta che nella realizzazione della pellicola, costringe la trama dentro confini troppo angusti (come sostiene il commento di Film Tv) e con alcune forzature artificiose evidenti). Tuttavia, la Scherfig ha saputo scegliere bene i due protagonisti, un Jim Sturgess assai espansivo e ben calato nella parte dell'immaturo Dexter, così come una Hathaway ormai sicura dei propri mezzi espressivi di attrice, che forse gioca fin troppo nell'alternare un look da "finta bruttina" (soprattutto nelle scene in cui lavora come cameriera e deve dimostrare le sue umili origini operaie) al suo fascino naturale, valorizzato particolarmente nelle scene dove l'amore con Dexter finalmente si realizza. La confezione è accurata, le location sono state scelte attentamente per dare un adeguato risalto scenografico ad alcune delle scene-clou (ci si divide fra Londra, Parigi, la Scozia e alcune scene girate in Bretagna), eppure resta l'impressione di un mestiere abile ma piuttosto anonimo da parte della regista danese.
voto 6/10
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