Regia di Lone Scherfig vedi scheda film
Perversa chimica quella che caratterizza questa pseudo storia d'amore (amicizia morbosa, meglio?) tra due studenti, dal giorno dalla laurea e per circa vent'anni seguendo i loro rapporti a distanza, e che li vedrà protagonisti di alterne vicende ma quasi sempre in contatto (soprattutto per lettera, come nel romanzo di David Nicholls da cui è tratto il film) mentre a noi sballottati spettatori di tutto l’ambaradam verrà concessa una finestra all'anno, per un solo giorno, e sempre il 15 luglio!
Una ventina di flashes che lasceranno in un cono buio tutto il resto del loro peregrinare sempre e comunque svogliato, disordinato e lacrimevolmente strabocchevole di rimpianti.
Quello che indispone è il carattere frammentario, parziale e, sovente fecondo di abissale banalità, che traspare da queste tapparelle spazio temporali, che vorrebbero aggiornarci in maniera creativo/esaustiva sugli sviluppi di vita dei nostri due, ma a volte si risolvono in istantanee di elementare insignificanza da lasciare basite le soap opera più convenzionali.
I due amici/amanti nel corso del tempo faranno lavori che non sanno/vogliono fare, si accaseranno con gente estranea ai loro sentimenti, sacrificheranno ambizioni e talenti, incontrandosi solo dopo una vita. Insomma scoccia molto la potenzialità a portata di mano e buttata alle ortiche con una costante quasi masochistica.
Una cosa l’ho apprezzata però, tant’è che mano a mano che il film avanzava è diventata la maggior catalizzatrice di aspettative: la soluzione grafico/digitale, una diversa dall’altra, che introduceva, quadretto per quadretto, al nuovo anno.
Il digital-engineer che si è sbizzarrito nel compito ha capito presto che sarebbe diventato lo special guest… ;)
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