Regia di Asger Leth vedi scheda film
Per scongiurare un'imminente bancarotta, lo spietato riccone David Englander (Ed Harris, eccellente), con la collaborazione di due poliziotti corrotti, inscena il furto ai suoi danni di un preziosissimo diamante assicurato per milioni di dollari. Come capro espiatorio del finto crimine, viene scelto il poliziotto onesto Nick Cassidy (Sam Worthington, con il fisico del ruolo ma come al solito abbastanza inespressivo) che riesce a fuggire di prigione e, aiutato dal fratellino Joey (Jamie Bell, convincente) e dalla supersexy cognata Angie (Genesis Rodriguez, uno schianto senza precedenti), escogita un piano per dimostrare la propria innocenza e incastrare Englander. Sostegno alla causa di Nick giungerà anche dalla bella psicologa della polizia Lydia Mercer (Elizabeth Banks, un po' fuori ruolo ma bravina e tanto caruccia). Personalmente ho una teoria: prendete un film mediocre, ad un certo punto fate partire strategicamente "Police on my back" dei Clash, ovvero una delle canzoni più trascinanti della storia del rock e, per proprietà transitiva, l'esaltazione per il brano si trasferirà magicamente alla pellicola, facendola sembrare meno loffia. Già sperimentato con successo nel pur discreto "Acab", l'espediente funziona ancora meglio con "40 carati", mediocre thrillerino dalla trama assolutamente improbabile e dall'andamento sonnolento, riscattato solo sulla sigla finale dalle note della citata canzone. Regia anonima del danese Asger Leth, perlomeno ottimo il cast che tuttavia non è sufficiente a risollevare le sorti di un film che non decolla praticamente mai: due stelle.
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