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Bangkok Knockout

Regia di Panna Rittikrai, Morakot Kaewthanee vedi scheda film

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La recensione su Bangkok Knockout

di braddock
8 stelle

In Thailandia Panna Rittikrai è di gran lunga il più famoso coereografo delle arti marziali al cinema, creatore tra gli altri delle scene d'azione dei film con Tony Jaa. Nelle sue sporadiche prove da dietro la macchina da presa, conferma una certa "follia" nel modo di dirigere e realizzare i soggetti dei film. Come nel precedente BORN TO DEFENCE con Dan Chuppong, anche in questo BKO- BANGKOK KNOCKOUT una trama non è praticamente presente e non si nota nemmeno una sua realizzazione lineare. Si susseguono invece sequenze di combattimento una dietro l'altra, dall'inizio alla fine della pellicola, senza quasi nessuna interruzione tra un match e l'altro. Va ammesso però che Rittikrai è probabilemente colui che ha portato il Muay Thai sul grande schermo nel modo più efficace e spettacolare possibile, mostrando inoltre una notevole abilità nell'arricchire l'azione tramite l'inserimento di numerosi elementi capaci di rendere tutto più avvincente. L'esile trama vede i membri del Fighting Club, un gruppo composto da nove ragazzi esperti nelle arti marziali, venire ingaggiati per fare da stutman in una produzione cinematografica hollywoodiana. I giovani accettano con grande entusiasmo, ma il vero obiettivo del falso produttore è quello di rapirli per costringerli partecipare a dei combattimenti clandestini all'ultimo sangue su scommessa. Mentre sono intenti a festeggiare, i membri del Fighting Club vengono infatti drogati e portati in un posto sperduto dove dovranno lottare contro un'infinità di avversari per salvare le loro vite... In effetti il film è ben poca cosa, anche i colpi di scena finali non godono di alcuna credibilità e non stupiscono affatto. Per quanto mi riguarda sarebbe però impossibile attribuirgli un voto negativo, le acrobazie mostrate e i contorsionistici movimenti dei protagonisti risultano infatti a dir poco esaltanti. Curiosa inoltre la maniera di realizzazione di questi titoli in patria: tutti girati senza controfugire, con le ambulanze pronte a intervenire e gli attori che indossano tutti parrucche o copricapi con sotto dei caschi per proteggersi dagli urti alla testa. Come si diceva, Rittikrai si inventa poi diverse trovate indovinate: quali il mostro con l'ascia, il duello con le moto, il combattimento sotto il camion in corsa... che riescono a non rendere mai troppo monotoni i continui pestaggi. Certo il film è basato interamente sui combattimenti e sulla massima spettacolarizzazione delle movenze del Muay Thai, non avendo quindi nient'altro da offrire. Se si gradisce il genere o questa arte marziale è comnque consigliato, inoltre l'abbondante ora e mezze di durata trascorre in un baleno

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