Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
nonostante non manchino aperture liriche e momenti di Umanesimo, resta il film piu' caustico e impietoso di Chaplin. Quasi un incubo. Una tragicommedia nerissima, molto attuale sia dal punto di vista socio-politico sia da quello filosofico-esistenziale. A quasi 60 anni di distanza, questo sfrontato attacco ai paradossi della societa' moderna e della borghesia (nonche' lucida ed amara riflessione sull'ambiguita' tra Bene e Male e sulla relativita' del concetto di crimine) e' ancora un durissimo pugno nello stomaco. E' un altro tassello nel discorso sull'alienazione dell'Uomo, iniziato dal cineasta nel 1925 con "La febbre dell'oro" e proseguito negli anni a seguire. Qui, il pessimismo di Chaplin si fa radicale e assoluto: se nei film precedenti Charlot poteva quasi sempre contare sull'affetto di una donna (specie se "outsider" come lui), in "Mr Verdoux" l'Amore e' letteralmente annullato dall'esigenza di denaro e dalla necessita' di mantenere il proprio status sociale. Grande film!
STRAORDINARIA ATTRICE!!! DA RIVALUTARE!
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