Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Il più grande flop al botteghino nella carriera dell'immenso Chaplin è anche il film che egli stesso dichiarò essere il suo più intelligente e a tutti gli effetti lo è visto che questa personalissima reinvenzione dell'ammazzamogli Barbablù va annoverata fra le più grandi prove attoriali di sempre e dei pochi film sonori che lo videro realizzatore a trecentosessanta gradi è sicuramente quello più equilibrato e maturo in cui cercò di rinnovarsi abbandonando le cadenze prettamente comiche ancora presenti in "Il grande dittatore" aprendo le sue capacità artistiche verso i lidi della commedia moderna svilluppata con una regia più controllata, è forse proprio li da ricercare il motivo dei pochi apprezzamenti da parte del pubblico legato ai vecchi schemi ampiamente collaudati nell'era del muto.
La prova di Chaplin attore è per me maiuscola proprio perchè chiunque altro al suo posto avrebbe interpretato il ruolo di Mr Verdoux come uno sgradevole killer squilibrato mentre grazie al suo carisma ed ai suoi tempi comici il personaggio ha preso vita direttamente dal carattere dell'uomo Chaplin che ebbe la giustificata presunzione di non volersi far dirigere da Orson Wells anche perchè Chaplin fu per tutta la carriera regista di se stesso e piegandosi ai dettami di un'altra fortissima personalità più incline all'umore drammatico questo film avrebbe perso molti degli spunti commoventi ed esilaranti del suo cinema anche se bisogna ammettere che l'aspetto tecnico sotto la direzione di Wells sarebbe stato indubbiamente superiore.
Il Verdoux di Chaplin è un killer raffinato con i modi e le cadenze di un impiegato di banca che dopo aver perso il lavoro deve mantenere la giovane moglie inferma e il piccolo figlio a cui insegna fin da subito di non tirare la coda al gatto perchè anche il minimo atto di violenza è capace di rigenerarla in forma maggiore, le sue vittime sono spedite all'altro mondo con estrema educazione e compostezza, dote che non perde mai neanche davanti al detective che lo ha pedinato per una quindicina di giorni e lo mette di fronte all'evidenza dei suoi reati tanto da rigirare la frittata con mano delicatissima ed ucciderlo con un colpo di sonno, è anche un uomo dal cuore d'oro, sempre pronto a sperimentare nuove tecniche di annientamento come gli insegna il mondo che lo circonda ma sa commuoversi davanti alla storia della bellissima Marylin Nash raccolta per strada per collaudare un veleno che non lascia traccia e poi risparmiata perchè come lui innamorata di un disabile che non è purtroppo neanche più su questa terra, è anche un po pasticcione quando crede di essersi avvelenato per una serie di equivoci casalinghi e per far fuori l'ennesima amante insopportabile con il portafoglio spesso come un mattone riorganizza il suo piano su di una piccola barchetta in mezzo al lago più deserto del deserto nella sequenza in cui ci concede ancora una volta il sorriso incontenibile che contempla il classico atteggiamento del "Io non ho fatto niente" tipico di Charlot, alla fine Verdoux dopo il crollo della borsa e l'avvento di Hitler e Mussolini va incontro al suo destino dichiarando fiero e posato di non pentirsi affatto per ciò che ha commesso essendo un dilettante al dettaglio in confronto agli aguzzini a spasso sul pianeta terra.
Chaplin sopra la scritta "The end" puntualizzò che come sempre fatti e personaggi sono di pura fantasia ed ogni riferimento ad accadimenti e persone nella realtà è puramente casuale ma che ci crediate o no un banchiere parigino a nome Henri Verdoux lo denunciò: oltre il danno anche la beffa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta