Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
cosa scrivere di un film come questo che non sia già stato detto, scritto o anche solo pensato?... ovviamente non ho la risposta, ma posso partire col dire che lo preferisco a "il grande dittatore" per dirne una. la grandezza di chaplin è quella di abbandonare gli abiti sdruciti, la bombetta e il bastone del vagabondo delle sue riuscitissime comiche mute ma di non abiurarlo. anzi lo porta con sè in questa nuova avventura cinematografica commistionando sapientemente e magistralmente il comico da pancia in mano con i suoi memorabili sguardi tristi e melò del periodo che sfocerà dalla crisi alla grande guerra nazi-fascista. quando di fronte al tribunale che lo giudicherà colpevole di omicidio di svariate donne per depredarle dei loro danari e lo condurrà al patibolo come novello barbablù, si avvantaggia della facoltà di dire qualcosa, mr verdoux dirà che ben altre sono state le mostruose atrocità. ovviamente la sua studiatissima strategia per fuggire alla miseria e ad un licenziamento visto come un atto di trenenda ingiustizia, gli offuscano l'intendere e il volere nei confronti dei suoi atti criminosi, soprattutto dopo la perdita della moglie(inferma)e del figlioletto. l'omino coi baffetti, il bastone e gli abiti lindi e puliti è reduce, come tutta la popolazione europea ed extra, da un atto talmente contro natura che la mente umana ne esce(se, ne esce)irrimediabilmente provata, disturbata o distrutta. avviandosi al patibolo promette un "arrivederci", salvo poi metacinematograficamente sburgiadarsi dicendo che i fatti e i personaggi descritti nel film sono puramente inventati e se accidentalmente uno o più di essi dovessero corrispondere a qualcosa di reale non è voluto. così come sono talmente perfette le scene comiche e slapstick che non sembrano volute; sono ormai innate nell'omino charles chaplin e di conseguenza sono spassossime. su tutte poi il duetto con la grande martha raye, che si protrae per tutto il film non riuscendo mai a liberarsi di lei. le scene sulla barchetta in mezzo al lago, quelle nel rinfresco prima del matrimonio che avrebbe dovuto sistemarlo per sempre e le scene domestiche sono da antologia. ma anche per esempio le scene sul divano con madame de crozy, dove protagonista diviene una tazzina di tè che riesce a non rovesciarsi. chapeau mr chaplin. e chapeau alla fine ma non per ultimo alle mirabili voci tra le altre di lauro gazzolo per chaplin e dell'immensa TINA LATTANZI per la raye.
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