Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
L'omicidio e il crimine "chapliniano",quello che non t' aspetti,perpetrato dall'ex omino tenero,non piu' in stracci e bombetta,ma nelle vesti d'un raffinato uomo di mezza eta'.Chaplin sembra aver abbandonato il "malincomico" Charlot,divenendone Henry Verdoux:ex bancario ed ora disocuppato,l'uomo per poter mantenere la moglie invalida e il figlioletto,s'inventa omicida di ricche signore.Verdoux con modi eleganti circuisce donne di mezza eta', sposandole per poi ucciderle e derubarle degli averi.
Un novello "barbablu'" dunque,ispirato alle vicende del famigerato Henry Landru,giustiziato nel 1922.L'iconoclasta Orson Welles avrebbe dovuto farne un film,ma Chaplin ne acquisto' l'idea,per farne una sua opera,inserendo il nome di Welles nei titoli di testa,alla voce "idea".L'omino vestito di stracci sembra scomparire nella Francia di fine anni 30.L'inizio reca L'immagine d'una pietra tombale,restituendoci un amaro sapore di disfatta gia' all'inizio.Verdoux si autonarra in modo postumo,egli è gia' un fantasma,forse di un epoca,o di un tipo umano,sensibile e gentile con le rose o i piccoli lombrichi,crudele e spietato con le "mogli".Il lato oscuro del vagabondo è catarticamente inserito qui,nelle vesti di un borghese perdente,e di una societa' autorevole e spietata.La mente umana è quella usata "onestamente" dentro il sistema,fin quando viene sbattuta fuori dagli ingranaggi, assumendo forme criminali.Il divino non esiste se non in leggi scritte o dette da un parroco,Chaplin scaglia cosi' una forte invettiva anticlericale,compiendo un salto avanti nella sua personale "guerra" alla societa'.
Un mondo corrotto e guerrafondaio,contradditorio nel clericalismo,rappresentato nel piglio registico molto rigoroso,d'una magneticita' assoluta.Egli diffonde la voce del cinema per dire la sua,chiamando in causa la liberta' di pensiero piu' assoluta.Tutto gode di momenti ancorati alla critica sociale,nella Francia,nell'Europa e nel mondo in piena crisi economica,in nazioni "maratonete" negli armamenti e pronte a farsi la guerra.Verdoux rappresenta un "granellino",l'infinitesima parte di una collettivita' spietata, rimanendo nel profondo un perdente "puro".
L'omicidio è solo l'extrema-ratio per sopravvivere all'infamita' del sistema,Verdoux uccide donne facoltose, una scelta sagace nel raffigurare la potenza del dio denaro,imperialista e corrotto,simboleggiato da tardone racchie e inacidite.Solo la signora Bonjour sembra sopravvivere agli attentati di Henry,quasi come la nazione America,volgare,cinica e petulante ma di fatto indistruttibile.Come in ogni film di Chaplin,anche Monsieur Verdoux ha un alter-ego femminile, una giovane prostituta a cui l'uomo dedica gentili attenzioni, forse per l' incofessata purezza della donna, incontaminata dalla cattiveria del mondo.Tutto cio' sopravvivera' per poco,la prostituta e Verdoux rappresentano lo specchio del destino l'uno per l'altra,ed entrambi prenderanno strade diverse.Verdoux camminera' verso il patibolo,non prima di aver ripreso un discorso lasciato a meta' nel "Grande Dittatore" ,sotto forma piu' dura e critica.Ora comanda un nichilismo puro,permanente in ogni strato di pellicola,dove l'aspetto comico è rilevante in alcuni spunti,di un assetto straordinario nel raccontarne gli eventi.Si ride amaramente,ed è questo che Chaplin voleva,portare la gente di allora a riflettere sui valori universali del mondo e non sulla superficie delle cose.Il genio inglese gira cosi' un film reattivo,dall'amarezza stupefacente,in dialoghi aulici lontani mille miglia dalle gestualita' del vagabondo,tanto vicine nell'animo solitario di un uomo fallito,non per colpa sua,ma per il "potere" sociale dal quale è dominato......
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