Regia di Georges Méliès vedi scheda film
Il proscenio dell'illusionista (Georges Méliès), che saluta con un inchino il pubblico e mostra il suo gigantesco libro magico: ne sfoglia le pagine e le immagini che vi sono raffigurate, cinque maschere della Commedia dell'Arte, si materializzano nella stanza-palcoscenico in una baraonda di danze e corteggiamenti. Poi l'illusionista li invita a tornare nel libro: è un libro magico, però, e la magia (il cinema...) è imprevedibile e sorprendente. Uno di loro, infatti, Pierrot, è sfuggito alla sua attenzione e si rifiuta di rientrare nella pagina bianca che lo attende: lo irride, scompare e riappare da una parte all'altra della stanza, finchè non è costretto ad arrendersi. Ora l'illusionista ha completato la propria esibizione e saluta nuovamente il pubblico, ma, mentre si inchina, viene travolto dal libro e scompare al suo interno. Poi, magia! Si apre la porta della stanza e riappare vivo e vegeto: un altro inchino al pubblico, raccoglie il libro da terra e poi esce di scena. Il tutto in esattamente 2 minuti e 41 secondi di durata: ovvero, la magia (del cinema) di Georges Méliès, con i suoi trucchi fantasmagorici e il fascino pionieristico per le più sfrenate ed esaltanti sperimentazioni, che trasformano questo delizioso Le livre magique in un giocoso tripudio di fermo-immagini e sovrimpressioni.
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