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Contagion

Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Contagion

di mck
9 stelle

SpillOver --- "Quand'è che abbiamo finito i sacchi per cadaveri?" - "Due giorni fa."

 

Wrong Bat +

Wrong Pig =

------------------

Fucking

Straight

BatPig.

 

Day 2, overlook world.

 

"Eee... che cosa... fa... la forsizia?"

Fiorisce. Ogni inizio di primavera.

 

http://444.hu/assets/j%C3%A1rv%C3%A1ny-animated.gif

 

Quando un patogeno fa il salto da un animale a un essere umano e si radica nel nuovo organismo come agente infettivo, in grado talvolta di causare malattia o morte, siamo in presenza di una zoonosi.
[...] Ecco a cosa sono utili le zoonosi: ci ricordano, come versioni moderne di san Francesco, che in quanto esseri umani siamo parte della natura, e che la stessa idea di un mondo naturale distinto da noi è sbagliata e artificiale. C'è un mondo solo, di cui l'umanità fa parte, così come l'HIV, i virus di Ebola o dell'influenza, Nipah, Hendra e la SARS, gli scimpanzé, i pipistrelli, gli zibetti e le oche indiane. E ne fa parte anche il prossimo virus killer che ci colpirà, quello che ancora non abbiamo scoperto [perché ancora non esiste...?].
Non dico tutto ciò allo scopo di angosciarvi o deprimervi. Non ho scritto questo libro per spaventare il pubblico, ma per renderlo più consapevole. Ecco cosa distingue gli esseri umani per esempio dai bruchi [ per sapere di quali bruchi si tratta dovete leggervi il libro: sono quelli che fanno splash, questi/qui. Che sono sempre meglio di questi...forse. La sorte in fondo è la stessa. E questo rimanda ad un altro paragrafo del libro di Quammen: "Moriremo tutti?". La più importante domanda della Storia - il supremo ''whodunnit'' - ha solo una risposta: ''Sì'']: noi, al contrario di loro, possiamo fare mosse intelligenti.

 

David Quammen  -  Spillover  -  2012  (Adelphi, 2014, trad. di L.Civalleri)

 

Cough theater, aahh!

 

Fomiti & C. (o: "Eeehtchìh!": è tutta salute...) = Tosse, mani (dis)'armate', sesso, scodella delle noccioline rimestate, maniglie...

 

Elliott Gould a Jude Law: "Blogging is not Writing: Graffiti con la Punteggiatura."

 

Kate Winslet: "Uno squalo di plastica in un film tiene la gente lontana dall'oceano ma un avviso s'un pacchetto di sigarette non impedisce..."

 

Bryan Cranston: "Dobbiamo solo fare in modo che nessuno lo sappia... Finché non lo sapranno tutti."

 

 

Tasso di Riproduzione del Virus in Specie: l'1% è meno di uno su 12 che è meno della progressione: 1...2...4...16...256...65,536  < saturazione ... estinzione ... >  4,294,967,296...

 

Chiese vuote, Palestre vuote...

 

Sars, H1N1, Mev-1...

 

Ci sono almeno tre momenti in cui credo e penso ci si possa ingenuamente commuovere sinceramente [la ''commozione'' intellettuale/fisica invece è data dallo score di Cliff Martinez, parziale-semi-abituale collaboratore di Soderbergh (e occasionalmente per Refn, Giannoli, Jarecki, Korine... E batterista per Captain Beefhearth)]: stimoli che il regista ci muove incontro penso e credo onestamente (le morti...; il dialogo fra la dottoressa che sperimenta su se stessa l'anti-virus ed il di lei padre infettato; la morte del personaggio di Kate Winslet, e lo stacco sul suo Corpse Bag in pp.p. nella fossa comune; e persino Matt Damon che dice 'arrivo' alla figlia e poi le sorride, persino con Bono in sottofondo...), e...

 

La scelta finale di Marion Cotillard (quale che sia in effetti : ritornare alla 'prigionia' o ''semplicemente'' allontanarsi da lì: forse non sa dove vuole andare, di certo sa dove non vuole stare).

 

Il gesto ultimo di Kate Winslet, offrire ad un suo simile un po' di palliativo conforto dai brividi di freddo privandosi di una giacca che non le serve più e palesando il fatto che non le servirà davvero più.

 

 

La sola e bastante a sé di per sé figura di John Hawkes (DeadWood, Winter's Bone, Me and You and EveryOne We Know...),

 

che come per i Coen (the Big Lebowski) e Bogdanovich (the Mask) è Sam Elliott,

 

per Terrence Malick (Days of Heaven), Bob Dylan (Renaldo and Clara), Sean Penn (the Pledge), e Wim Wenders (Don't Come Knocking (e Paris, Texas)) è Sam Shepard,

 

e per... me... Paolo Stoppa,

 

come Presenza Morale.

 

Una pellicola (in Red Camera) che sarebbe stata un magnifico esempio di produzione HBO, ed invece forse non risulta adatta alle sale mainstream : troppo realistica (in senso tecnico: una ricostruzione psico... socio... politico... militar... scientifica plausibilissima) e troppo, paradossalmente, semplice (ma non semplificatoria o semplicistica, affatto).

 

Dopo Ocean's Soderbergh

 

(di cui non ho mai amato-compreso l'esordio, "Sex, Lies and VideoTapes", e per questo gli sono rimasto distant'e lontano per molto, troppo tempo, almeno fino a the Limey, e poi con Bubble c'è stato il (sordo, attutito, ma pur sempre) botto)

 

si ri-trova ad armeggiare in zona Casinò ... DePalmianamente, Ri-Redactando il circuito chiuso interno del Ground Zero (trasmissione homo - homo) dell'infett(at)o-untore-paziente Zero...Uno, ma sarà una memoria flash da Home Movies a chiudere il cerchio, almeno per il nostro PdV divino, dato che il lavoro del personaggio di Marion Cotillard s'è interrotto per il momento, e oltre che con una Memoria, segreta, invisibile ai più, si conclude come This Must Be the Place: infatti quello E' proprio il posto, il focolaio. Click. Flash. Freeze. Go!

 

 

Day One:

 

(deforestazione: anche se ''non'' c'entra, ma c'entra...)  >>>  pipistrelli  >>>  (allevamenti intensivi: anche se ''non'' c'entrano, ma c'entrano...)  >>>  maiali  >>>  essere umano  >>>    essere umano  >>>         essere umano  >>>                essere umano  >>>          

 

   essere umano  >>>                                          essere umano  >>>

 

 

                                         essere umano  >>>                                         essere umano  >>>

   

 

                  essere umano  >>>                                      essere umano  >>>  >>>                          >>>                 >>>

    

  

"Richiamo" a Contagion, in seguito ad uno scambio di battute con @lorebalda in coda alla sua playlist: "//www.filmtv.it/playlist/48790/2011-un-anno-di-visioni-le-delusioni/" del 22/10/12:

 

-- Questo il ragionevole, lucido e tegumentato-corazzatissimo commento di @lorebalda = "[...] Alla fine a nulla serve il realismo ostentato (in fondo fintissimo) della mise en scène, che non offre né spunti interessanti per leggere la crisi della modernità, trasformata, come sempre in questi film, in un problema tutto americano, né una proposta formale forte, cinematograficamente intelligente, capace di dare forza, angoscia e slancio a temi e situazioni potenzialmente allarmanti, di cocente importanza. Diventano pertanto imperdonabili (e pure involontariamente comici) certi primi piani, che si vorrebbero drammatici, sui volti contratti dalla malattia delle star (Paltrow, Winslet), la generosità (anche questa tutta americana!) di certi personaggi, e soprattutto certe figure (non tanto Matt Damon, quanto Marion Cotillard e la figlia nel film di Damon – personaggi insulsi e deja vu). Un film, per chi scrive, davvero pessimo."

 

(un gran mucchio di scimmie morte)

 

-- E questa è la mia risposta = Non v'è "crisi della modernità" in gioco ma 'solo' l'affrontare un possibile Problema Concreto (di sempre: le epidemie hanno condizionato l'evoluzione umana e la sua evoluzione storico-politica tanto quanto se non più di tutte le guerre messe insieme: e certo questo il film non ce lo dice e neanche deve del resto) dal punto di vista dello stato dell'arte del Protocollo d'Intervento: non si tratta qui di (prendi il termine come una provocazione in risposta...!) onanismi dell'uscio di casa alla Haneke-Bonello-Dumont (tutti autori che amo quanto te!), e c'infilo pure Tarr, toh! No, qui si tratta del portare a casa la pelle, e se nel farlo ci capitasse di morire regalando un cappotto, sorridere animisticamente in preda alla sindrome di stoccolma, o, più semplicemente... di Sopravvivere, come al pers. di M.Damon e famiglia, beh, questo è! Il pers. di Kate Winslet che al suo primo vero incarico importante, e che incarico, cerca di farsi comprendere dalla politica burocratico-decisionale sarà freddo, 'inadatto', verbalizzante: ma se non lo comprendiamo, se non ci lasciamo travolgere dalla passione che emana il senso di quel pers., beh, il prossimo verbale della morgue sarà il nostro.

 

(il mondo dopo di noi)

 

-- Contagion: ah! Che film Limpido! E' un film in cui i Conti Tornano, come anche le incognite nascoste all'inizio che lavoravano celate dal loro stesso procedere...e la Soluzione non è una salvezza ma una conta dei morti : la foto finale che tutto spiega, e cosa importa ormai: imparare dai nostri errori? Ma qual è l'errore? Come si sconfigge il caos? La foto finale che nulla spiega di TMBTP, il feto astrale che guarda la Terra come gli uomini scimmia guardavano la Luna: se K. ha visto giusto in qualcosa del nostro 2001 così sbagliato... forse è nella procreazione assistita... Dicevamo: l'umana nobiltà d'animo dei personaggi l'ho usata-intesa come compendio (anche se ne ho parlato prima rispetto...) all'esempio che vado a replicare ora : primariamente mi ha colpito e convinto, rimanendo sul pers. di Winslet, come ho scritto, tutta quella gran parte di scene in cui lei, da scienziata pura prestata a fare da ponte fra politica (e quindi decisioni militari conseguenti) e laboratori di ricerca, si ritrova a scoprire ora per ora come muoversi e come poter fare leva, dal suo piccolo punto di forza, su decisioni a dir poco planetarie. E' un documentario, ne più ne meno come 2001 (relativizzando... parola che cade a fagiuolo...).

 

("Quand'è che abbiamo finito i sacchi per cadaveri?" - "Due giorni fa.")

 

-- Come troppo spesso accade a volte nei Racconti (film, letteratura, 'canzoni') la storia non ha una fine ma viene lasciata in sospeso dall'autore : il film di Sorrentino ha il merito di far prendere una posizione al suo prot., anche se può essere vista come un'inazione. Muove scacco ma ribalta la scacchiera poco prima di dare di matto...

Di Sorrentino tranne "l'Uomo in più" ho visto tutto, ma purtroppo ThisMustBeThePlace l'ho 'guardato' malamente a spizzichi e bocconi e per questo, a parte una piccola citazione, nell'opinione su Contagion relativa al gesto Finale-Terminale di Cheyenne, non mi sono spinto. Da quella mezzoretta scarsa e sparsa ne ho tratto una sensazione di pericolosità...ma non relativa al lasciarsi tutto alle spalle, così non è da quello che posso intuire, ma piuttosto un pericolo (e sarebbe un merito del film) che sorge dal pensare... capire che il vecchio, se solo avesse un po' di memoria e forza in più... riderebbe ancora di gusto al pisciarsi addosso del padre di Cheyenne, lo farebbe ancora suo non Adam Resurrected ma Died Twice..., e sbranare dai cani, e starebbe ancora lì, in piedi, dall'altra parte, ad arrovellarsi sulla mimesi di Hitler con Himmler e sul fatto che gli ebrei non si 'mimetizzavano' con niente: erano loro, erano diversi, erano oltre il filo spinato. Ecco, magari quella foto serve a testimoniare che l'orrore è ancora ben vivo... Poi, possiamo parlare del cromatismo alla Wenders-Muller, ai dolly che francamente... Certo per me ancora oggi rimane irraggiungibile L'Amico di Famiglia, ed un passo sotto il Divo. Tutto 'gioca' sul senso di quella non-catarsi: il regista, come si fa un po' troppo spesso, ci lascia in sospeso, pur s'una decisione presa, ma comunque in sospeso, sul significato-genere-natura della stessa. Ma per l'appunto dovrei ri-vederlo... Avessi scattato una fotografia... Hong Kong, OverLook, Volto Umano in Campo... il Campo...  

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