Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Forse uno dei film più preveggenti nella storia del cinema, sembra di vedere una cronaca in diretta di quello che accadrà per filo e per segno 9 anni dopo che venne girato
Viene spesso il sospetto, guardando "Contagion", che sia stato girato dieci anni dopo il 2011. Viene quando si vedono le incredibili similitudini con le modalità di diffusione del Covid in tutto il mondo, le difficoltà a fronteggiarlo, il calcolo dell'R-T con cui si indicava la velocità di propagazione del virus, i mercati asiatici ed il sospetto che tutto sia frutto di un virus anmale mutato. Ma anche l'incredibile somiglianza del presidente effettivo dell'Oms con l'attore che impersona il direttore del Centro di prevenzione delle malattie infettive. E poi il lockdown, la corsa ai supermercati, i tanti guru che propongono cure miracolose a base di fiori o che contrastano la diffusione dei vaccini parlando di autismo e malattie conseguenti l'incolulazione. Ma viene letteralmente la pelle d'oca quando una delle dottoresse contagiate guarda dalla finestra della sua camera d'albergo e vede sfilare una lunga fila di camion militari: non stanno portando bare come avveniva in queste strade nel marzo 2020 ma il dejavù è forte e non lascia indifferenti. Un film di per sè senza infama e senza lode,con un cast stellare che svoltge degnamente il suo lavoro, ma che ha proprio in questa estrema preveggenza la sua principale forza ed il motivo predominante per non farsene sfuggire la visione.
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