Regia di Varo Venturi vedi scheda film
Realizzato con la consulenza scientifica del chimico ed esperto di rapimenti alieni Corrado Malanga, 6 giorni sulla Terra si presenta come opera di “Realscienza” anziché di fantascienza, e vorrebbe convincerci che visioni, archetipi e spettri vari della mente sono in realtà presenze extradimensionali entrate in contatto con la nostra anima. Nei casi più estremi si arriva alla possessione: dal teorema del complotto in stile X-Files infatti ci si sposta verso L’esorcista, con la bella Saturnia posseduta dall’entità Hexabor. Il biochimico Davide Piso cerca di salvarla, nascondendosi dai poteri forti e arrivando a scoprire nel codice a barre nientemeno che il numero della Bestia. Questo calderone omnicomprensivo di misteri ricorda Invisibles di Grant Morrison, ma il talento del fumettista scozzese era tutt’altra cosa. Al di là che l’assunto vi risulti affascinante o ridicolo, il film in sostanza è un vero pasticcio. Non basta il low budget a giustificare una sceneggiatura delirante («Platon, vecchio pedofilo!» oppure «Gesuita. Non so se mi spiego») e con parole in inglese buttate lì per darsi un tono («Altri metodi, other methods»). Si sconfina nella comicità involontaria, ma sono solo lampi in un mare di sviluppi sempre più involuti. Imperdibile per i fan del trash, è già lo Scult del 2011.
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