Regia di Tomas Alfredson vedi scheda film
Ingiusto dare un'insufficienza ma eccessive le quattro stelle per un film che non decolla mai e fa della sua arma principale, la sua debolezza più grande. Le atmosfere vorrebbero richiamare il cinema d'autore, la grande fotografia, i silenzi che dicono tutto ma non è quello che accade, non per tutti almeno. La storia è troppo macchinosa e si segue con difficoltà nel dedalo di nomi e intrecci che fin dall'inizio il regista si diverte solo ad accennare senza mai spiegare in pieno; ne nasce un quadro spesso confuso e poco omogeneo. Se poi ai contorsionismi della trama, si aggiunge un ritmo a tratti soporifero ed oltre 120 minuti di pellicola, il risultato non è davvero dei più entusiasmanti. Agli amanti dell'estetica però non sfuggirà una buona colonna sonora ed un Gary Oldman davvero notevole. Nel complesso non mi sento di consigliarlo a tutti, voto: 6.
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