Espandi menu
cerca
La Talpa

Regia di Tomas Alfredson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

zombi

zombi

Iscritto dal 21 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 97
  • Post 14
  • Recensioni 1707
  • Playlist 277
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La Talpa

di zombi
8 stelle

tomas alfredson ci immerge in un mondo inpensabile e pericoloso, che può diventare crudele come in un moderno torture porn. l'atmosfera giallognola, di carte da parati vecchie e ammuffite, è quasi più malinconica che spionistica, di un mondo in guerra senza essere in guerra. si stava meglio quando si stava peggio, ma all'epoca c'era la guerra, quella vera, di nazioni l'una contro le altre, di cannoni e mitragliatrici, di migliaia di morti di scontri uomo a uomo. il mondo dé la talpa è un mondo dove la gente vive la propria vita senza sapere dei pericoli che sta correndo. vive(viviamo) una vita fatta di piccoli problemi(la casa, l'affitto, la macchina, il marito, la moglie, i figli, l'amante)e il volto segreto, nascosto, del nostro mondo vive una guerra dove i morti sono morti silenziosi, morti che arrivano alla ribalta magari in un libro a distanza di decenni o in qualche servizio di qualche giornalista coraggioso, che magari fa una brutta fine. i volti dei nostri protagonisti, sono volti tristi, anonimi, che non possono vivere la vita che sentono, ma che sono costretti a viverne un'altra per la difesa della propria nazione. o per la parte che decidono di prendere. volti anonimi di uomini che si pensa macchine costruite per essere al servizio dei servizi e che invece s'innamorano di un amore impossibile(terribile le scene con la finta moglie russa che vuole vivere una vita occidentale), abbandonano l'amore che si erano scelti o che piangono come bambini all'idea di essere rispediti da dove vengono. ottimi gli attori e la loro scelta a partire da un gary oldman che mi verrebbe da dire che solo lui sa guardare di sbieco, passando per un sempre ottimo colin firth(mi piace tanto la sua voce italiana), john hurt, benedict cumberbatch il cui volto sembra un effetto speciale, l'esteras di david dencik sino all'indimenticata kathy burke di gimme,gimme,gimme. splendida la musica di alberto iglesias che avvolge il tutto della giusta atmosfera malinconica e di un tempo che fu.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati