Regia di Tomas Alfredson vedi scheda film
Capolavoro assoluto. Film d'altri tempi eppure così straordinariamente moderno. Dominato da una singolare atmosfera che -pur avendo uno sfondo storico politico ben identificabile nella Guerra Fredda- riesce a collocarlo in una dimensione sospesa, inafferrabile, a metà tra suggestioni vintage e thriller fantastico. Sembra impossibile che un giovane cineasta come Tomas Alfredson (che in fondo è appena agli inizi di una carriera che si annuncia luminosa) ci possa regalare un prodotto così assolutamente perfetto, un film che teoricamente potrebbe essere stato diretto da un anziano maestro del Grande Cinema. Un'opera che esprime la vocazione all'Autorialità, alla grandezza letteraria. In altri termini, un film pensato, diretto, realizzato, prodotto e recitato IN GRANDE. Attenzione parossistica ai dettagli. Ottimo lavoro sulle luci e sulla fotografia. Inquadrature da favola. Colonna sonora dotata di irresistibile fascino curata da Alberto Iglesias. Attori che recitano con una cura e un'arte talmente virtuose da farti amare definitivamente il Cinema. Mark Strong, Colin Firth, Tom Hardy, John Hurt, Toby Jones, Ciaràn Hinds e un sontuoso Gary Oldman si esibiscono come se fossero ciascuno in gara per l'Oscar, offrendo delle performance che definire eccellenti è puro eufemismo. E un plauso ad un regista che ha avuto coraggio da leone nel realizzare un progetto al quale ha voluto imprimere una sua potente impronta personale, a costo di dilatarne i tempi narrativi in modo a tratti estenuante, peraltro senza indulgere a nessuna concessione allo spettacolo. Ma sono pentito di avere spese tutte queste parole. E' inutile, è tempo sprecato, scrivere di film belli come questo. Bisogna solo vederli. E amarli.
Voto: 10
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