Trama
L’intelligence inglese richiama in azione l’agente George Smiley per proporgli una nuova missione. George, armato di pazienza, deve scoprire chi è la pericolosa spia che si nasconde tra i membri dei servizi segreti e deve catturarla, cercando di rompere i fitti rapporti che la talpa è riuscita a crearsi. Dopo aver individuato quattro possibili sospetti, per George sarà difficile barcamenarsi tra vecchie storie di amicizie e rivalità e la riuscita della missione comporterà un prezzo molto alto da pagare.
Curiosità
Nonostante il romanzo su cui si basa sia ambientato in Cecoslovacchia, nel film parte dell'azione si svolge in Ungheria. La scelta di una location diversa fu presa in quanto l'Ungheria offriva una notevole riduzione fiscale per le produzioni cinematografiche.
Il film - la prima produzione internazionale per il regista, il valido svedese Tomas Alfredson che si era messo in luce per il suo ottimo Lasciami entrare (poi rigirato anche negli USA) - è stato un successo sia per la critica che al botteghino, merito anche dell'ottima e imponente campagna virale che ha accompagnato l'uscita del film. In particolare, entrando perfettamente nel clima del film, alcuni membri del team travestiti da spie degli anni settanta hanno diffuso finti dossier segreti in giro per svariati luoghi della capitale inglese.
È degna di nota la colonna sonora che accompagna il film, curata da Alberto Iglesias, che per quest'opera ha ricevuto numerosi premi. L'album, intitolato Tinker Tailor Soldier Spy: Original Motion Picture Soundtrack, è composto da 19 brani, ma ne mancano all'appello 4, presenti nel film. Particolarmente efficace è la versione di La mer di Charles Trenet, cantata dal vivo dal padre Julio in un celebre concerto all'Olympia di Parigi del 1976 e già presente nell'album live Julio Iglesias - En El Olympia, che accompagna i titoli di coda.
Per trovare l'attore giusto ad interpretare George Smiley ci sono voluti 18 mesi. Il produttore Tim Bevan era addirittura sul punto di cancellare il film, finché non scritturò Gary Oldman. Sempre a proposito del casting, inizialmente fu scelto Michael Fassbender per il ruolo di Ricki Tarr, ma i suoi impegni nel film X-Men - L'inizio lo costrinsero a rinunciare e il ruolo fu assegnato a Tom Hardy.
Note
Quante parole in La talpa, adattamento di un romanzo - grigio, mesto e bellissimo – di John le Carré. Dissolvono l’oggetto, qui, le parole, perché sostituiscono i fatti, in perfetta aderenza con l’Arte della Guerra Fredda. Un luogo della Storia abitato da Eventi sospesi, minacciati, irrealizzati. Un conflitto che non è mai stato paese per Eroi. Nessun Bond, James Bond. La formula di Alfredson è quella di Lasciami entrare: logica antispettacolare, narrazione organizzata da ellissi sottilmente illuminanti, rigetto della spiegazione, cura minuziosa per il dettaglio rilevatore.
Trailer
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Commenti (12) vedi tutti
Film lento, lungo, noioso, trama intricata, non si capisce chi lavora per chi e soprattutto cosa faccia di lavoro in pratica a parte parlare continuamente, attori imbalsamati, azione quasi a zero. Una fatica arrivare a fine film... voto4
commento di RemingSteeleInteressante e coinvolgente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiTroppo complicato ed incomprensibile. Nessuna spigazione. Sarà ben fatto, ma domina la noia.
leggi la recensione completa di giub....veramente soporifero, noioso , un spy movie deludente. Ma forse è questo che voleva il regista. Fuori posto gli attori: Colin Firth inguardabile, Tom Hardy irricevibile con la "scrimetta" bionda (certo per lui dopo film tipo "Bronson" e "fury road tutto nella "talpa" è fuori posto. Ultimo posto a Gary Oldman (troppo normale). Voto 4............
commento di ivcaviccA fianco del miglior Gary Oldman, attori in gran spolvero, i cui personaggi sono scolpiti da una regia pressoché perfetta, senza fronzoli, che bada all’essenziale, che dipana la trama complicata di John le Carré in un capolavoro di ellissi, senza preoccuparsi di renderla spettacolare.
leggi la recensione completa di michemarTessitura notevole, molto complessa ed intricata quella del libro, che Alfredson riesce a condensare in due ore di narrazione serrata che lasciano però davvero poco spazio al romanzesco e ancor meno all’azione, visto che il regista sceglie deliberatamente (e con successo) di concentrarsi tutto sulla dimensione umana della storia.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Voto 5. [31.03.2014]
commento di PPUn perfetto puzzle costruito a regola d'arte dal regista senza creare spettacolarizzazioni eccessive, con un cast d'eccezione. Di thriller politici ultimamente se ne contano pochi, questo è altamente consigliabile.
commento di slim spaccabeccoVoto al Film : 7
commento di ripley77a me il film è piaciuto moltissimo! Vorrei segnalare la recensione che trovate qui, che mi trova assolutamente d'accordo:http://totanisognanti.blogspot.com/2012/01/la-talpa-di-tomas-alfredson-limportanza.html
commento di nelloideDavvero complicato e volutamente lento, difficile da seguire.In un contesto differente (per lo spettatore) si possono magari apprezzare tutte le sfumature ed i particolari.Bravi tutti gli attori.
commento di sigourneyrulesil film mi è piaciuto tantissimo… ben diretto e con grande suspance… fino all' ultimo stai col fiato sospeso… e che dire degli attori:gente che sa il suo mestiere, sia quelli di scuola che i piu giovani
commento di big fish