Regia di Rod Lurie vedi scheda film
Quando uscì nel 1971 il quasi omonimo "Cane di paglia" di Sam Peckinpah, il film venne osannato dalla critica, che lo definì un "quasi capolavoro". L'accoglienza del pubblico fu invece piuttosto fredda, al debutto, per poi riprendere quota, grazie anche alla buona interpretazione di Dustin Hoffman e alla conturbante presenza di Susan George.
"Cani di paglia" è un remake atipico, che sfrutta il filone della violenza nella seconda parte, per giustificare l'appellativo di thriller sul quale ci sarebbe da discutere. Il film di Rod Lurie parte lento, come lenta appare la vita nella cittadina dove si svolge tutta la storia.
"Cani di paglia" è un film "furbo", si avvale di attori di media bravura, che si muovono principalmente all'interno e nelle adiacenze di una casa di campagna, e in minima parte all'interno di una riserva di caccia.
La casa è di proprietà di Amy Summer(Kate Bosworth), una giovane attrice che ritorna al suo paese con il marito, David Summer (James Marsden), sceneggiatore di film in cerca di tranquillità per ultimare un suo lavoro.
Amy ritrova una vecchia fiamma, Charlie (Alexander Skarsgard), piccolo impresario che dovrà ricoprire il tetto della casa, con una squadra di operai che si riveleranno maniaci sessuali e feroci assassini.
Rod Lurie tenta di seminare nella prima parte del film qualche idea che si avvicini all'erotismo, consumato tra i due giovani, apparentemente innamorati, che si spegne senza provocare emozioni.
Intanto, nell'animo di Charlie si fa strada il ricordo di un lontano amore di gioventù con Amy, e di conseguenza un certo astio verso David, che, fiutato il pericolo, vorrebbe tornare in città. Inoltre, David mal si adatta alle usanze e alle tradizioni del posto, tra le quali le accanite partite di baseball con tanto di ragazze ponpon.
La storia svolta decisamente quanto David partecipa,malvolentieri, a una battuta di caccia al cervo, organizzata da Charlie, il quale sparisce, si reca a casa di Amy e, malgrado la finta resistenza della donna, la violenta. Non appagato, consente che un suo operaio la sodomizza.
Amy nasconde a David l'accaduto, ma ora è lei che vorrebbe andarsene. David invece insiste per restare, e si reca persino con Amy ad una partita di baseball, dove un ragazzo autistico uccide senza volerlo la figlia di un uomo molto in vista e molto violento.
David, mentre rincasa con Amy, si distrae alla guida e travolge il ragazzo, che nel frattempo è fuggito. Lo soccorre e lo porta a casa, ma presto il padre della ragazza uccisa, Tom (James Woods) è sulle sue tracce, coadiuvato da Charlie e dai suoi scagnozzi.
Da questo momento, accade di tutto, nella più spietata violenza, che porta alla distruzione totale della casa di David e Amy, data alle fiamme, così come la preziosa Jaguar di David.
Il film in effetti è molto più complesso di quanto non sembri da questo volutamente scarno riassunto. Senza scomodare riflessioni troppo profonde, la pellicola sovrabbonda di stereotipi, ma soprattutto di violenza che crea un profondo sconcerto. La strage che porta all'eliminazione dei "cattivi" da parte di Amy e David è a mezza strada con l'horror, mani inchiodate agli infissi di legno con una pistola sparachiodi, una trappola per selvaggina per provocare una morte orrenda a Charlie, trafitto al collo e defunto per dissanguamento.
Il rogo della casa dopo l'assedio dei "cattivi" lo abbiamo visto in troppi film, perchè possa suscitare emozione. Idem per le scene pseudo-erotiche, Kate Bosworth è scialba, lontana dalla bellissima e conturbante Susan George de "Cane di paglia".
In definitiva, questa "fatica" di Rod Lurie è un bel "fuoco di paglia".
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