Regia di Simon West vedi scheda film
Action onesto, visibile se capita, se no, pazienza.
Film di qualche anno fa, in cui Jason Statham, specialista di film action, è un killer infallibile su commissione. Boh, non so perché l’ho visto, la critica che seguo l’aveva bocciato, il pubblico non lo aveva dipinto come un capolavoro, anzi; rimane un onesto action, piuttosto prevedibile (se non molto), fatto bene, con un paio di colpetti di scena ben gestiti (l’ultimo via, gli altri insomma); un film da 6 o anche da 6/7.
Il titolo originale è essenziale, si fa per dire (The mechanic) e il solito vezzo italico fa perdere il senso del titolo; poi è uscito il seguito che in Italia è Mechanic: resurrection così gli spettatori non capiscono che è un sequel, non avendo mai sentito parlare di un meccanico, ma all’industria cinematografica italiota che gli frega, degli spettatori? Il film è poi un remake e dato che già coll’originale il titolo fu castrato (Professione: assassino, scritto così, coi due punti, come fosse una cosa da scrivere nella carta d’identità) hanno voluto dare una sorta di coerenza non richiesta.
Questo primo film, il rifacimento intendo, anche se fighetto, non andò bene e dunque è un po’ strano ne abbiano fatto un sequel, ma così è.
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