Regia di Chris Miller vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Attesissimo spin-off di un personaggio, il gatto con gli stivali per l’appunto, già amatissimo nelle avventure dell’orco Shrek e che per questo si è meritato un film cucitogli su misura.
Risultato complessivo di medio alta fattura, però, pur essendomi assolutamente divertito, non mi ha proprio entusiasmato, diciamo che siamo molto lontani dai vertici dei prodotti di animazione degli ultimi anni e che l’alchimia tra tecnica ed idee non trova qui la sua massima espressione.
Il Gatto con gli stivali è ricercato, miete cuori di giovani micette ed è alla perenne ricerca dei fagioli magici che permetterebbero, una volta piantati, di raggiungere il castello dell’oca dalle uova d’oro.
Nell’avventura è coadiuvato da Kitty, felina intraprendente, e dal vecchio amico-nemico Humpty Dumpty e dovranno vedersela con due rozzi banditi, ma anche con un’oca gigantesca.
E’ soprattutto l’avventura a farla da padrona in questo prodotto d’animazione ben confezionato e che sfrutta la tecnologia per creare movimenti vorticosi, inseguimenti mozzafiato e voli a perdifiato.
Però tutto questo, comunque affascinante, sfarzo soffoca il lato umoristico che mi sarei aspettato assai più pronunciato, sulla falsariga di “Shrek” ed invece siamo assai lontani, almeno dal secondo capitolo delle avventure dell’orco, per quanto le risate non manchino, ma raramente raggiungono livelli considerevoli di consistenza.
Soprattutto funzionano tutte le gag studiate sul comportamento dei gatti (la bevuta del latte, le rincorse alle luci mobili, le miagolate, ma anche gli occhioni suadenti del Gatto, e via discorrendo) davvero divertenti, a tratti anche esilaranti.
Meno brillante la storia che si prende varie licenze per funzionare, ma è anche vero che siamo in un cartone animato quindi si può chiudere anche un occhio ed assistere ad un prodotto che riesce senza dubbio ad intrattenere il pubblico (e con quanto c’è nelle sale mi sa che sia uno dei modi migliori per andare al cinema e cadere in piedi in questo periodo) anche se avrei volentieri scambiato un po’ di avventura con qualche battuta folgorante in più.
Divertente, peccato aver puntato di più su altro che sulle risate copiose, perché il risultato avrebbe potuto essere più trascinante.
VOTO : 6,5. Tecnicamente ineceppebile, peccato che il ritmo, quello si vorticoso, non vada sempre di pari passo con l'umorismo.
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