Regia di Chris Miller vedi scheda film
Ho adorato il gatto con gli stivali fin dal primo incontro, nel secondo episodio di Shreck, irretita come chiunque altro dai suoi occhioni rotondi ma sullo spin-off ero davvero un po' scettica, un po' per l'invasione continua di cartoon sempre molto furbetti ma tutti molto simili tra loro, un po' perché negli ultimi tempi le sceneggiature di secondi, terzi e quarti episodi sono cosa nulla.
Non è il caso del gatto degli stivali, "amante picante", che mi ha conquistato fin dalla prima scena. Mimica veramente espressiva con espressioni del volto che rendono accattivante ogni sguardo anche se poi è l'animo del gatto ad essere irresistibile.
Un latin-lover un po' gradasso con alle spalle un'infanzia di abbandono e alle prese con un necessario riscatto personale.
Comprimari di livello ma tutti in ombra rispetto alla verve di questo gatto ironico e istrionico.
Divertenti e appassionanti gli inseguimenti, deliziosi i flash-back infantili, azzecatissimi i momenti che contrappongono la spavalderia gattesca con i suoi stessi limiti.
Interessante il 3D che spazia in panoramiche aeree di grande respiro anche se purtroppo come al solito tutto resta dentro lo schermo senza effetti eclatanti. Ma la regia è buona e le scene prendono vita da angolature ardite con un grande senso dello spazio capace di supplire alla poca luminosità.
Ognuno troverà il pane per i suoi denti, i bambini per l'aspetto fantastico e avventuroso, gli adulti per la sagacia dei dialoghi e per la simpatia dei personaggi. Uno spettacolo piacevolissimo che si è lasciato guardare per tutto la durata col sorriso fisso e grande entusiasmo del pubblico in sala, sarà il film di Natale.
Insomma questo gatto è fantastico e ve lo dice una che i gatti gli stanno sulle palle, vorrà pure dire qualcosa!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta