Regia di Mike Mitchell vedi scheda film
Ho fatto giusto in tempo ad accanirmi sul cinepanettone nostrano, dicendo che difficilmente gli americani riescono a fare peggio, ed ecco che esce l'ennesimo Alvin.
Per carità, è tutto leggermente più lucido e colorato (ma comunque di plastica). In apparenza politicamente scorretto e ribelle, per via del casinaro Alvin, in realtà l'operazione è ruffiana e senza grazia. Tanto è ruffiano Alvin, tanto è politicamente corretto Theodor (così si chiama l'occhialuto, giusto o mi sbaglio?) e così l'equilibrio si riaggiusta con la livella e ci si adagia su una mediocrità che a fatica nasconde la cartapesta. Dialoghi assurdi e dementi per i personaggi in carne e ossa, dispettucci da bulletto a buon mercato per il presunto big dei chipmunks, sempre più odioso e diseducativo (e deleterio: l'idea di cucinarlo arrosto in me sorge spontanea)
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